GIUGLIANO – “E’ un patto scellerato, un accordo immorale”, così a caldo Peppe De
Cristoforo, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, commenta
l’elezione, stamane a Giugliano, a Presidente della Circoscrizione “Centro
storico” (la più importante della città con i sui 60mila abitanti) di un
esponente della Margherita grazie ai voti di un consigliere dei Ds e di tre
voti di Forza Italia ed AN.
“Quanto è accaduto è di una gravità estrema. E’ dall’indomani delle elezioni
che accusaimo il Sindaco e parte della maggioranza di trasversalismi e di
accordi con il centrodestra per garantirsi una maggioranza diversa da quella uscita dalle elezioni. Quanto è accaduto stamane è la prova di quanto da
tempo soteniamo ed insieme un segnale gravissimo di una deriva che non
possiamo che avversare, prendendo nettamente le distanze da simili
operazioni, squallide e trasformistiche”. Per il segretario provinciale del Prc, “il Sindaco è personalmente responsabile per quanto sta accadendo e potrà accadere”. “Vi è uno scollamento della maggioranza certamente imputabile ad una guida troppo spesso inadeguata”.
De Cristoforo stigmatizza poi “l’atteggiamento predatorio ed irresponsabile della Margherita che, dopo aver impedito che si
potesse giungere ad un accordo politico programmatico che garantisse il
futuro della maggioranza e ne concordasse il progetto politico, ha cercato e raggiunto un’intesa col centrodestra pur di garantire l’elezione di un
proprio uomo alla carica di Presidente della principlae Circoscrizione della
città”.
La conclusione del ragionamento del segretario di Rifondazione è ovvia:
“L’unico atto serio e responsabile che può venire dalla Margherita è quello
di assicurare le dimisioni di un Presidente eletto in simili condizioni”.
“Senza quest’atto -prosegue-, a Giugliano nessun accordo potrà essere
sottoscritto con la Margherita”.
De Cristoforo attacca, però, anche i Ds “che debbono chiarire i motivi per
cui hanno accettato di sostenere un candidato insieme al Centrodestra e,
soprattutto, perché un loro consigliere abbia contribuito alla elezione di
un Presidente espressione di Forza Italia nella circoscrizione
Licola-Varcaturo”.
E RIFONDAZIONE, VERDI, SDI, UDEUR E REPUBBLICANI PRENDONO LE DISTANZE DALLA MAGGIORANZA
GIUGLIANO – Centrosinistra allo sbando, sette consiglieri prendono le
distanze dalla maggioranza di centrosinistra. I Consiglieri comunali di Repubblicani, Verdi, Rifondazione, Sdi e Udeur prendono apertamente le
distanze dal primo cittadino e dalla restante parte della coalizione (Ds e
Margherita) definendo “oramai intollerabile la crisi che si trascina dal giorno dopo le elezioni e dalla quale non si intravede alcuna via d’uscita”.
“Senza tentare addossare colpe e responsabilità a nessuno, ritenendo che
esse vadano uniformemente ripartite tra i diversi attori di questa intricata
partita, non si può, però, sottacere che oggi un’intera coalizione è
ostaggio dei veti incrociati tra i due maggiori partiti, bloccata nel suo
agire e nella ricerca di un’intesa politico-programmatica da richieste e
pretese esose ed incomprensibili e, contemporaneamente, dalla mancata
assunzione di responsabilità da parte del primo cittadino”, scrivono i
consiglieri in un documento sottoscritto anche dai segretari dei rispettivi partiti.
“A chi, come noi, si è impegnato per la ricomposizione della coalizione e
nello scomodo ruolo di mediazione tra Margherita e Ds, non resta che
prendere atto del venir meno della maggioranza. Errori politici grossolani,
furberie ed espedienti di ogni sorta hanno provocato lacerazioni
difficilmente sanabili. Siamo così giunti ad una situazione di empasse e
prossimi ad un punto di non ritorno, con una crisi politica ed istituzionale
dalla quale non si intravede alcuna via d’uscita, mentre la Giunta tecnica,
varata tra infinite polemiche, si dimostra incapace di assolvere al proprio
compito”.
“Viviamo con preoccupazione ed estremo disagio la situazione di marasma che
si respira in municipio, l’assenza di ogni programmazione, la mancanza di
obiettivi definiti e, soprattutto, l’incapacità della Giunta ad
operare -spiega Antonio Poziello, di Rifondazione Comunista-. Le conseguenze
di questo stato di cose sono sotto gli occhi di tutti. Oramai vi è una città
allo sbando e noi non intendiamo confonderci ai responsabili di questa
insensata crisi. Confidiamo, però, che si possa dare una sterzata prima che
sia troppo tardi”.
“Si sta tradendo la fiducia dei cittadini -aggiunge il capogruppo dei Verdi,
Cristoforo Tartarone-. Il nostro vuol essere un richiamo al senso di
responsabilità di ciascuna forza politica e di ogni singolo consigliere
comunale, nonché dello stesso sindaco”. Concorde il capogruppo dello sdi,
Antonio Ferraro. “Bisognerebbe essere ciechi -afferma- per non accorgersi
che le conseguenze per l’empasse della maggioranza, l’incapacità di
addivenire ad un qualsiasi accordo ricadono sull’intera città che attende
risposte e che da mesi è, invece, costretta ad assistere ad uno spettacolo
indegno”.
Più che una presa di distanze dalla maggioranza, insomma, quella dei sette
consiglieri “è una presa di distanza da chi sta tradendo il mandato ricevuto
dagli elettori, anteponendo gli interessi di parte a quelli della città”,
come chiarisce Francesco Abbate dell’Udeur. “Oggi, cinque forze politiche e
sette consiglieri comunali, si sono assunte l’onere e la responsabilità di
denunciare il perdurare di un atteggiamento grave ed irresponsabile, che
penalizza la città e paralizza l’attività dell’Amministrazione comunale”,
aggiunge poi Raffaele Vitiello dei Repubblicani.
A rendere il clima ancor più incandescente, l’elezione di un esponente della Margherita a Presidente della Circoscrizione “Centro Storico” grazie ai voti del centrodestra. Insorge Rifondazione, che denuncia il tentativo “di costituire una maggioranza diversa” ed accusa l’opposizione di essere “in
vendita”. “Sapevamo delle intenzioni della Margherita ed avevamo messo in
guardia qualche loro esponente dall’avventurarsi su simili sentieri,
lasciandosi andare ad operazioni trasformistiche che ci auguriamo, per il
prosieguo di un comune cammino, il Sindaco voglia stigmatizzare, prendendone apertamente le distanze ed invitando il Presidente neo-eletto a dare le proprie dimissioni”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche i Verdi che, con il capogruppo
Tartarone, chiedono le immediate dimissioni del Presidente e parlano di una “pericolosa deriva, di una degenerazione della coalizione che deve indurre a
serie riflessioni”. “Quanto è accaduto -afferma a sua volta il segretario
dell’Udeur, Giulio Pezzella- è di una gravità estrema. E’ intollerabile che,
pur di ottenere la presidenza della Circoscrizione, si scenda a patti con il
centrodestra. Mi chiedo -aggiunge- quali altri accordi abbiano sottoscritto
a nostra insaputa la Margherita, parte dei Ds, Forza Italia ed i fuoriusciti
di An”.