25.3 C
Napoli
domenica, Maggio 19, 2024
PUBBLICITÀ

«L’ANNO CHE VERRA’ E LA MALAPERIFERIA»
L’intervento di Marcello Curzio

PUBBLICITÀ



GIUGLIANO. Anche il 2003 scivola via, con il suo fardello di rebus e misteri. Tra poche ore arriva il 2004, un nuovo anno di speranze, per spazzare via le amarezze del passato. E per Giugliano e gli altri comuni dell’area metropolitana a nord di Napoli, la prima emergenza da affrontare é quella dell’ordine pubblico. Ormai non ci sono più dubbi: la situazione , in questa zona, è esplosiva. C’è poco da dire. L’ultima conferma arriva dal singolarissimo provvedimento fai-da-te adottato al liceo De Carlo di via Marchesella. Dopo una serie infinita di furti e raid teppistici, studenti, professori e bidelli hanno pensato di autotassarsi per pagare la vigilanza privata. Lo ha deciso il consiglio d’istituto, in cui sono rappresentati anche i genitori, con una delibera votata all’unanimità: 10 euro a testa per farsi carico del 50 per cento dei costi (l’altra metà la versa la scuola) e garantire la sicurezza nella scuola fino alla fine dell’anno. Adesso è partita la raccolta, poi il servizio scatterà subito dopo le feste natalizie.
«Non abbiamo avuto altra scelta – dice la preside Anna Taglialatela – Ho
scritto invano a Questura, Carabinieri e Comune per avere più controlli nel
nostro liceo, dove chiunque può entrare e fare danni, ma non ho avuto alcuna
risposta. Due anni fa avevamo ottenuto la presenza fissa di un presidio
mobile e le cose stavano migliorando, ma da quando non c´è più, siamo di
nuovo a rischio».

Oltre ai raid dei vandali, che hanno più volte costretto a sospendere le
lezioni, si teme per le continue incursioni di estranei nelle classi e di
scooteristi nel piazzale. Il risultato? Automobili danneggiate e rapine sono
all’ordine del giorno. L’iniziativa del liceo De Carlo ha lasciato comunque
con l’amaro in bocca e la senzazione di essere stati abbandonati dalle
istituzioni molti dei genitori che vi hanno aderito: «Non dovrebbero
provvedere le istituzioni a proteggere i nostri ragazzi?», si chiedono.
Per lo Stato è arrivato il momento di agire, di mostrare i muscoli. Gli
strumenti potenziali di lotta anti-Piovra sono da tempo su questo parterre
insaguinato da omicidi e tragedie.
Nell’attesa di risposte concrete,questo lembo di periferia “scimmiotta”
sempre più la malaNapoli. La litania si ripete da mesi, da anni. Mentre, da
tutta la provincia, arrivano segnali poco incoraggianti. Gli ultimi mesi di
questo anno che volge al termine tra pochissime ore sono stati tremendi. Ci
sono spicchi di territorio dove lo Stato ha disertato, ha abdicato. O,
quantomeno, rischia di farlo da un momento all’altro. Basta andare, ad
esempio, sul litorale domizio, tra il suk quartomondista di Licola e
Varcaturo. Oppure basta girare di notte nelle strade che portano al Ponte
Riccio. O peggio, ancora, sulla Circumvallazione Esterna trasformata, tra l’indifferenza di tanti, in una mega-alcova con lucciole, viados e
travestiti. Eppure c’è chi fa finta di niente, chi ignora queste cose. Sono
in tanti. Anzi tantissimi. Lo fanno con complici silenzi e colpevoli omissioni. Dall’ alto di aristocratici salotti benpensanti.

I comuni del Giuglianese sono una polveriera pronta ad esplodere. Troppe le contraddizioni, troppe le discrasie. C’è una camorra mafizzata che
spadroneggia. Ma c’ è anche una Piovra dai “colletti bianchi ” che cerca di
mettere le mani su nuovi affari miliardari. C’ è una mafia nera che
controlla il mercato delle braccia dei tanti “vù lavà” delle Colonne e
quello di centinaia, migliaia di “Barbie nere”, lucciole albanesi polacche, slave costrette a prostituirsi per pochissimi euro. Ci sono i droga shop di Via Staffetta, via Ripuaria e via Sannullo dove, ogni giorno e ogni notte, viene venduta a grappoli di tossicodipendenti eroina di schifosissima qualità. Roba da saldi, venduta a prezzi stracciati per “vincere” la concorrenza partenopea di Secondigliano. E la gente, ogni notte, viene compra, si “buca” e se ne va. La realtà, purtroppo, è questa. E’
maledettamente questo. Che fare? Occorrono segnali precisi concreti
immediati.


Giugliano muore, l’hinterland a nord di Napoli è in agonia. E nessuno
interviene. E’ una morte lenta. E’ un’agonia che è quasi un’eutanasia. La
realtà è questa solo questa. Ma guai a parlarne, guai a denunciarla. C’ è,
da queste parti,, un manicheismo strisciante e silenzioso. Da una parte i
“buoni” o quelli pseudo tali e dall’altra i “cattivi” quelli che non sono allineati quelli che “disturbano” quelli che hanno il coraggio di levare la loro voce fuori dal coro dell’omertà e della menzogna. Quelli che hanno
deciso di dichiarare sul serio guerra alla Piovra. E che guardano con
fiducia all’anno che verrà, sperando di centrare questo obiettivo.




MARCELLO CURZIO

giornalista professionista

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Buone ragioni per comprare un climatizzatore Daikin

Daikin è di certo uno dei brand più affidabili nel settore dei climatizzatori per uso residenziale. Parliamo, infatti, di...

Nella stessa categoria