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mercoledì, Maggio 8, 2024
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Ritrovati i ragazzi scomparsi il 21 novembre

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Si è risolto il mistero sulla scomparsa di Mena Ferone, 16 anni e Andrea Carbone, 20, la coppia di fidanzati entrambi originari di Secondigliano, che la mattina del 21 novembre scorso, avevano fatto perdere le loro tracce dalla frazione Destra Volturno, dove da qualche tempo si erano trasferiti con le rispettive famiglie.
E come si è sospettato fin dal primo momento, lo hanno fatto per amore.
La loro è stata una semplice fuga d’amore. E’ questa la verità.
I carabinieri del comando provinciale, li hanno ritrovati a Napoli, grazie alle testimonianze raccolte tra gli amici della coppia e al lavoro certosino portato avanti dai militari dell’Arma in questo mese e mezzo. La fuga a quanto pare, è stata determinata dal fatto che la famiglia di lei aveva contrastato sin dal primo momento la relazione amorosa della 16enne con il ragazzo di 20 anni: “Mia figlia è troppo piccola per legarsi definitivamente, visto che c’erano gli studi liceali da completare” – ha raccontato la mamma. Inoltre, secondo quanto riferito dalla donna, “il ragazzo non si impegnava a trovare un lavoro e in più di una occasione,
mi ha perfino mancato di rispetto, con parole offensive. Un maleducato”.
Da qui la decisione di impedire ai due di frequentarsi. Il fidanzato, più grande di lei di 4 anni, avrebbe anche un piccolo precedente penale. E questo particolare non andava giù alla mamma di Mena. Ora i carabinieri dovranno stabilire di chi sono le responsabilità che hanno consentito la sottrazione della minore, seppure consensuale. Ma torniamo a Mena, la ragazza è stata ritrovata a Napoli, in stato confusionale, pallida in volto e molto dimagrita. Tuttavia le sue condizioni di salute sono buone. La famiglia ha deciso comunque di affidare la ragazza ai servizi sociali e alle cure di uno psicologo. Insomma la bravata della giovane coppia non solo ha messo in angoscia genitori, amici, parenti e forze di polizia, quanto alla fine della love story, non ha sortito nemmeno l’effetto sperato. La ragazza, infatti, è stata rinchiusa – per volontà della mamma – in un istituto sociale, affinché non incontri più il suo corteggiatore e dimenticare quanto prima questa relazione sentimentale. Ricordiamo che la 16enne, per il troppo amore, aveva perfino rinunciato agli studi liceali, suscitando il risentimento dei genitori.
Soddisfatta la mamma della ragazza per il lavoro svolto dai carabinieri e per il ritrovamento della figlia.

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