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mercoledì, Maggio 8, 2024
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VILLARICCA RICORDA BRUNI
Un anno fa la scomparsa

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VILLARICCA. È passato un anno da quel 22 giugno 2003, e, si sa, l’assenza è un assedio, e l’assenza di Sergio Bruni (nella foto) è anche il silenzio di Napoli, che per la sua Voce ancora non ha trovato una degna sepoltura: il maestro riposa a Somma Vesuviana. È passato un anno e il popolo bruniano torna a rompere quel silenzio a Villaricca, orgogliosa del suo «genius loci», di quell’inimitabile ugola prestata alla «capitale»: oggi una messa (alle 17 nella chiesa di Santa Maria dell’Arco) e l’inaugurazione di una mostra fotografica (alle 18 nel Palazzo Comunale), domani la presentazione del libro di Salvatore Palomba «Sergio Bruni – Una voce senza tempo» (Magmata edizioni) e la cerimonia di consegna del premio Villaricca Bruni (dalle 19 nella parrocchia di San Francesco). Libro e riconoscimento, come già il cd «Te voglio bene assaie», seguono la direzione dettata da Palomba, il poeta di «Carmela», amico, collaboratore e confidente di Sergio e come lui spaventato dell’oblio che sta scendendo sulla canzone partenopea: «L’unica scommessa possibile è investire sui ragazzi, presentare loro melodie e versi e voci che non meritano di scomparire tra le vittime della globalizzazione», ripete con la passione di sempre Salvatore. Ecco, allora, il concorso che quest’anno ha visto le istituzioni (Regione, Provincia, Comune, Provveditorato, Pro Loco) portare le storiche melodie partenopee nelle scuole di tutta la Provincia per premiare domani gli allievi più attenti e stimolati e ascoltare i 44 ragazzi della scuola media Calvino di Villaricca intonare i cavalli di battaglia di Bruni.
In questo senso si muove anche il prezioso e ben curato volumetto di Palomba: «Una voce senza tempo», dice il titolo, e perché sia così bisogna consegnarla ai posteri, su cd e su ogni futuro supporto fonografico, certo, ma anche su carta (e poi in rete), raccontandone le origini e lo sviluppo, le radici contadine, il successo, lo studio, la svolta al fianco di De Simone e, appunto, Palomba. Il poeta di «Chiappariello» mette da parte il proprio ego per diventare testimone di una carriera strepitosa e di un’arte ancor più significativa. Evita le secche della polemica, sceglie uno stile semplice, lineare, probabilmente pensando anche alle scuole, ai ragazzi che non sanno chi era, è e rimmarrà ’a voce ’e Napule. E accetta la sfida più ardua e importante, compitando, insieme a Gianni Sarto, una prima, indispensabile discografia del maestro.
È passato un anno, e a Villaricca parenti (ci sarà Adriana Bruni, figlia d’arte), collaboratori di sempre (Palomba, Armandino De Rosa), esperti (Pietro Gargano che firma la prefazione del libro, Pasquale Scialò), esponenti del mondo politico (l’assessore regionale Teresa Armato, il sindaco Lello Topo) e scolastico (il direttore regionale Alberto Bottino) e soprattutto un coro di ragazzi restituiranno per due giorni l’eco di una Voce. Sperando che poi non torni il silenzio.


f.v. IL MATTINO 22 GIUGNO 2004

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