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giovedì, Aprile 25, 2024
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GIUGLIANO, ALLARGAMENTO DELLA GIUNTA: LITE NEL CENTROSINISTRA
Polemiche e rinvii per la verifica di maggioranza

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GIUGLIANO. Prima è arrivato il rinnovo dei vertici del Consorzio di bacino Napoli Uno e, poi, la nomina dei nuovi assessori a Giugliano. L’argomento politico tiene banco ormai da mesi e, di rinvio in rinvio, la giunta tecnica, subito contestata dai partiti, resta al lavoro da quasi un anno.
Intanto il patto tra il sindaco Francesco Tagliatela e i partiti del centrosinistra trova ogni volta una nuova scadenza: mancata quella del 19 giugno, cioè dopo le elezioni provinciali, adesso si parla con insistenza della data del 5 luglio, o meglio, del giorno successivo.
In quella data, infatti, si dovrebbe tenere, salvo complicazioni e forfait dell’ultima ora così com’è successo lo scorso aprile, l’assemblea dei sindaci del Consorzio di Bacino Napoli Uno. Gli assetti dei due enti di Giugliano, infatti, sono da sempre collegati e le trattative vengono condotte su un duplice binario: il nuovo assetto di giunta e i vertici di via Palumbo.
Nel consorzio il consiglio di amministrazione è dimissionario dagli inizi del 2004 e, secondo un tacito accordo tra i 21 primi cittadini dell’area flegreo-giuglianese, l’incarico di presidente spetterebbe al sindaco che amministra la città in cui hanno sede la discarica consortile di «Tre Ponti-Masseria del Pozzo» e quella di Settecainate, recentemente attivata dal commissario Catenacci e affidata alla gestione del consorzio. Adesso in carica c’è ancora l’ex sindaco Antonio Castaldo, eletto nella fila di Forza Italia.
In lizza, quindi, ci dovrebbe essere il diessino Taglialatela, ma sembrerebbe che la Margherita continui a puntare i piedi.
Un ostacolo che sembrava superato con il recente patto con il quale i partiti si ripromettevano di concentrarsi sulla giunta politica a dieci e di rimandare a un secondo momento gli altri incarichi dirigenziali. Intanto sulla spartizione degli assessorati l’Udeur rivendica la sua poltrona, nonostante il proprio rappresentante in Consiglio comunale abbia votato contro il bilancio preventivo. A questo punto prende corpo l’ipotesi di congelare in prima battuta la poltrona destinata all’Udeur, assegnando subito solo 9 assessorati, e valutare soltanto in seguito la posizione del partito di centrosinistra.
Spunta, poi, un’altra novità. Contrariamente a quanto stabilito finora, secondo cui in giunta avrebbero avuto visibilità tutti i partiti della coalizione, adesso sembrerebbe non esserci più unità di vedute sulla poltrona per Italia dei valori, partito che non ha rappresentanti in Consiglio comunale.
La questione, che non mancherà di alimentare aspre polemiche, è stata sollevata a conclusione dell’ultimo incontro di maggioranza, ma non è ancora stata posta sul tavolo delle trattative.





TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 1 LUGLIO 2004

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