E’ l’ex sindaco di centro destra Antonio Amente a condurre i giochi a Melito: è avanti col 48,34% e le sue liste hanno già sfondato il 50% (50,75%), ma conteggiando anche le schede con la sola preferenza al candidato sindaco, viene scongiurato il rischio paralisi, lasciando ancora in gioco il premio di maggioranza. Quindi chi vince il ballottaggio tra Amente e Carpentieri (al 47,21%, le sue liste non vanno oltre il 45,74%), porta a casa la maggioranza in consiglio comunale. Russo è appena al 2,03% e Lucrezia D’Onofrio al 2,42%. La sfida però ancora aperta e tutto può ancora accadere.
Il Pd è il primo partito col 21,44%, segue il Pdl col 16,77%, Melito nel cuore col 9,94%, Nuova intesa popolare con l’8,31%, Carpentieri sindaco con il 6,57%, Fratelli d’Italia on il 5,85%, Melito adesso col 5,7%, Moderati con il 5,29%, Movimento popolare campano col 4,85%, Giovane Melito col 4,49%, Cristiano popolari con il 3,58%, Udc col 3,15%, M5S col 1,7%, Sel col 1,07%, Rifondazione Comunista con lo 0,74% e infine Mir co lo 0,56%. I 24 seggi dunque, saranno ripartiti solo tra le coalizioni di Amente e Carpentieri: troppo pochi i voti dei candidati esclusi, restano a mani vuote il Movimento Cinque Stelle, Rifondazione Comunista e Sel.
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