Qualiano. È dedicata a «Maria Santissima Immacolata» la nuova chiesa che sorgerà al corso Mediterraneo, alla periferia di Qualiano. Un sogno accarezzato dal lontano 1987, quando il vescovo istituì la parrocchia. Da allora i riti religiosi e le funzioni si celebrano in un vecchio garage di via Di Vittorio, sede provvisoria della comunità da oltre quindici anni. «Ma non durerà ancora a lungo», spiega don Stefano Savarese. Sono infatti iniziati i lavori per la costruzione della nuova struttura in località «Cerqueti». Il nuovo complesso parrochiale da 5mila metri quadri sorgerà all’angolo di via Falcone, a pochi metri dallo stadio comunale, in un quartiere dove chiesa e oratorio fanno di più di scuola, polizia e assistenti sociali.
«L’edificio religioso – spiega Biagio Napolano, uno dei collaboratori del parroco – sarà realizzato con moderni criteri di operatività pastorale e prevedrà, oltre all’aula per il culto propriamente detto, una cappella laterale per la celebrazione delle funzioni nei giorni feriali, un ampio locale sottostante la chiesa da destinare a sala multifunzionale per convegni o rappresentazioni teatrali». Saranno inoltre costruite diverse aule per il catechismo e le attività parrocchiali, uno spazio destinato alle attrezzature sportive e tre alloggi per i sacerdoti. «L’intera comunità è in fermento per la costruzione del nuovo complesso parrocchiale – spiega don Savarese -. Finalmente daremo una casa al Signore in un quartiere nuovo di Qualiano, già densamente sviluppato e che per il futuro sarà oggetto di ulteriore urbanizzazione». «Affido a Dio la preghiera dell’intera comunità – riprende – affinché anche in questa fase della nuova parrocchia non manchi il suo aiuto».
Il terreno della nuova struttura è stato messo a disposizione dall’amministrazione comunale, a seguito di un accordo firmato con la curia. Nel luglio 2002 il Consiglio dichiarò la «pubblica utilità» del progetto, premessa indispensabile per l’esproprio dei 5mila metri quadri del terreno. A maggio di quest’anno il cantiere è stato inaugurato alla presenza del vescovo di Aversa, Mario Milano, e del vescovo episcopale, Paolo Dell’Aversana. I lavori, però, sono iniziati solo in questi giorni. «Speriamo che questo sia davvero l’ultimo anno in via Di Vittorio», aggiunge il parroco. L’inadeguatezza dell’attuale struttura (90 mq) si avverte soprattutto di domenica, oppure in occasione di matrimoni e funerali. La chiesetta, poi, scoppia nelle feste di Pasqua e Natale, restando inaccessibile per i ritardatari.
UF IL MATTINO 30 SETTEMBRE 2004
http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20040930/CIRC_NORD/CAMPANIA/CECE.htm
ha collaborato Antonio Napolano

