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mercoledì, Maggio 8, 2024
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DUPLICE OMICIDIO NELLA ROCCAFORTE DEI GIONTA

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di DANIELA DE CRESCENZO



Torre Annunziata
. Sono andati a ucciderli nella roccaforte del clan. In via Dogana, a poche centinaia di metri da palazzo Fienga, dove tuttora vivono i Gionta e i loro gregari. E Carlo Balzano, 49 anni, e Angelo Scoppetta, 44 anni, le vittime, erano esponenti di primo piano della cosca dei «Valentini». Imparentati tra loro, Balzano aveva sposato la sorella di Scoppetta, vivevano entrambi nel degradato rione Penniniello.
Il duplice delitto ieri intorno alle 13 nella zona del mercato del pesce, affollatissimo a quell’ora. Ciononostante le testimonianze scarseggiano e ricostruire la dinamica del delitto non è stato facile per i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, guidati dal capitano Fernando Maisto, che seguono le indagini coordinate dal pm della dda di Napoli Nunzio Fragliasso.
Balzano, sorvegliato speciale, precedenti per omicidio, armi e droga, e Scoppetta, anche lui pregiudicato (omicidio, estorsione, armi, esplosivi, furto, ricettazione e contrabbando), erano fermi a bordo dello scooter Piaggio Liberty di proprietà del primo davanti a una pescheria, quando sono stati affiancati da due uomini a bordo di una moto che hanno sparato da due diverse pistole almeno una quindicina di colpi calibro 9 per 21 che li hanno uccisi all’istante. La moto è caduta e i due sono rimasti a terra. I carabinieri sono stati avvisati dalla solita telefonata anonima. Dopo pochi minuti erano sul posto. La zona è stata recintata, c’erano bossoli dappertutto, sui marciapiedi e sull’asfalto a decine di metri di distanza dai corpi. Dietro ai nastri fissati dalla scientifica i parenti delle vittime: le loro grida, i pianti, si sono alzati a lungo rompendo un silenzio irreale. In pochi minuti i banchi dove solitamente si vende il pesce erano stati sgomberati, le serrande abbassate, i commericianti scomparsi o rintanati nelle proprie botteghe.
Un delitto difficile da spiegare: avvicinare due gregari di Gionta nella roccaforte del clan, in una zona strettamente controllata dalla malavita, non è facile per nessuno. E nessuno poteva transitare per quelle strade in moto con il volto coperto. Il casco a Torre Annunziata è vietato. Dalla camorra, naturalmente. D’altra parte, non sembra che tra le cosche della zona vi siano, al momento, seri motivi di contrasto. È per questo che gli inquirenti pensano a una vendetta interna al clan che continua a essere diretto dal carcere da Valentino Gionta, che tuttora farebbe pervenire i suoi ordini attraverso il figlio Pasquale, uscito da poco dalla galera, e gli altri familiari. Si pensa, dunque, che Balzano e Scoppetta avessero tentato un’escalation interna al gruppo bloccata ieri dalle armi. Con quelli di ieri sono sei i morti a Torre Annunziata dalla metà di agosto. Ma Balzano e Scoppetta sono i primi della cosca di Gionta a morire, le altre vittime appartenevano ai clan Gallo e Limelli, e anche quelli sarebbero delitti maturati all’interno delle rispettive famiglie.



IL MATTINO 30 SETTEMBRE 2004

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