PUBBLICITÀ
HomePoliticaGIUGLIANO, LA GIUNTA DELLA DISCORDIALe ipotesi sul nuovo esecutivo

GIUGLIANO, LA GIUNTA DELLA DISCORDIA
Le ipotesi sul nuovo esecutivo

PUBBLICITÀ


GIUGLIANO. A Giugliano tutte le ipotesi sulla mappa della nuova giunta restano ancora aperte e la rocambolesca vicenda della crisi politica nel centrosinistra, che si trascina da oltre un anno e mezzo, si nutre di continui colpi di scena, facendo accumulare ritardi su ritardi. Il risultato? Slitta ancora il varo del nuovo esecutivo previsto per oggi, nonostante sia passato un mese dalle dimissioni dei 6 assessori tecnici, contestati dai partiti. Nel frattempo in città non c’è più spazio per i manifesti di contestazione e protesta. Ci hanno pensato subito An, Fi, Udc e Nuovo Psi dall’opposizione, ma da ieri i muri sono tappezzati da un’insolita denuncia di un candidato-assessore designato a luglio dai Repubblicani e, poi, a sorpresa tagliato fuori dalla corsa.
Così, in aperta rottura con il coordinamento cittadino, Franco Carlea, contesta la decisione: «A Giugliano la politica non conta, il mio partito mi ha voltato le spalle – dice – per fare posto ad un assessore gradito al sindaco, nonostante un accordo con la segreteria provinciale, mentre in giunta resta un partito che ha votato contro il bilancio». Così, oltre al fatto che il sindaco ha riservato per sé due delle 10 nomine, riconfermando Andrea Morniroli e Domenico Pianese, nel mirino finisce la decisione di dare invece visibilità all’Udeur, nonostante il mancato sostegno alla maggioranza in consiglio comunale. A perorarne la causa sarebbero stati i vertici napoletani, in vista della vicina competizione regionale, ma al posto del coordinatore cittadino, Giulio Pezzella, spunta un altro nome: quello di Raffaele Gambardella.
L’altro partito al quale non viene assicurato un posto in giunta è Italia dei valori, senza consiglieri eletti. In questo modo i conti tornano e la giunta sarebbe composta da 2 Ds, 2 Margherita, 2 sindaco Taglialatela, 1 Rifondazione, 1 verdi, 1 Sdi, 1 Udeur. Ma sui nomi è ancora tempo di ripensamenti. Lo Sdi non è più compatto sul nome di Gennaro Porcaro e lavora su un’alternativa. Indecisi i verdi: al posto del consigliere, Giuseppe Di Girolamo, designato nei giorni scorsi, circola di nuovo il nome del presidente del circolo cittadino Nunzio Raimondo. Per entrambe le risoluzioni si tenta di pescare dal Consiglio comunale: in questo clima di incertezza le dimissioni non sembrano allettanti nemmeno per fare l’assessore. Contrasti anche nella Margherita. Con una lettera indirizzata a De Mita, il consigliere comunale Antonio Galluccio, insieme con cinque membri del direttivo, contesta la nomina di Giovanni Battista Panico a presidente del consorzio di Bacino Napoli 1. «Si procede per atti destabilizzanti – scrivono – nocivi alla tenuta del consenso a diretta responsabilità del coordinatore cittadino. La designazione di Panico non è stata preceduta da nessuna discussione e ratifica interna».




TONIA LIMATOLA- IL MATTINO 15 OTTOBRE 2004

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ