QUALIANO. Smantellata un’organizzazione specializzata nei furti d’auto su commissione e nella ricettazione di auto e motoveicoli. Due gli arrestati, altrettanti i denunciati a piede libero, due le persone sfuggite all’arresto ed ora ricercate dai carabinieri, sette quelle ancora da identificare. I carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti, hanno assestato un colpo durissimo alle organizzazioni criminali che gestiscono il ricco traffico di auto e pezzi d’auto rubate. L’organizzazione smantellata dai carabinieri riforniva il mercato locale di carrozzerie ed officine meccaniche di pezzi di ricambio. Un affare da circa cinquantamila euro al mese. La banda non si limitava, però, a questo. Era, infatti, specializzata nel furto di auto di grossa cilindrata cui venivano contraffatti i numeri di telaio e apposte targhe false. Le auto così modificate, corredate di documenti falsi, venivano poi spedite in Albania, in Grecia e nei paesi del Nord Africa. Complessivamente il traffico fruttava all’organizzazione circa tre milioni di euro all’anno. Un fiume di denaro che veniva poi reinvestito nell’ edilizia. I militari sono riusciti a ricostruire l’organizzazione grazie ad un lavoro certosino, a lunghe e pazienti ore di pedinamento. I carabinieri avevano intercettato una conversazione telefonica nel corso di un’altra inchiesta, dalla quale avevano intuito l’esistenza di un vasto traffico di auto rubate. Hanno così cominciato a controllare alcuni rivenditori, carrozzieri e meccanici nella speranza che potessero condurli alla centrale della banda. Dopo una lunga attesa, uno di questi ha condotto gli investigatori ad un garage di Qualiano, sulla Circumvallazione Esterna. Qui i militari hanno sorpreso i pregiudicati Vincenzo Di Matteo, 41 anni, e Luigi Pagano, di 30 anni, intenti a smontare due autoveicoli. All’interno del garage, i carabinieri hanno rinvenuto alcune auto, dieci motori, trentacinque sportelli, trenta cruscotti, ed altri pezzi di carrozzeria e meccanica,appartenenti a diversi modelli di auto. I carabinieri hanno poi fatto irruzione n un altro deposito sequestrando circa cinquanta auto, di diverso modello e marca, tutte nuove fiammanti, pronte per essere modificate. Hanno quindi denunciato a piede libero due persone, ritenute i custodi del deposito, mentre tre sono riuscite finora a sfuggire all’arresto rendendosi irreperibili. I militari sono ora sulle tracce di altre sette, in corso di identificazione.
ANTONIO POZIELLO – IL MATTINO 11 NOVEMBRE 2004


