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E DAI LAVORI SPUNTA L’ANTICO PERCORSO
Reperti archeologici sulla strada Calvizzano-Marano

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MUGNANO. Si scava per ampliare la strada, si ritrovano dei reperti archeologici. La scoperta con l’inaugurazione dei cantieri dell’arteria che collega i comuni di Calvizzano e Mugnano, nell’area a nord di Napoli, i quali hanno fatto affiorare i resti di un’antica strada, a poco più di un metro e mezzo di profondità. Tracce del passato che in questa zona non rappresentano una novità, visto che è già nota l’esistenza di insediamenti sia romani che osco-sanniti, a pochi passi dagli scavi. Nella stessa area, poi, sorgeva l’antica chiesa di San Giacomo, patrono di Calvizzano, con annesso cimitero. Intanto dei ritrovamenti di ieri non si conosce ancora l’epoca precisa, anche se appare scontato che siano anteriori . Gli esperti della Soprintendenza ipotizzano che possano risalire anch’essi al periodo osco-sannita. Ipotesi che troverebbe conferma nella scoperta di una necropoli sotto una scuola media nel rione Mugnano 2, cinque anni fa. Questi e i reperti di Calvizzano, venuti alla luce già a metà degli anni ’80 nel corso di una campagna di scavi effettuati da alcuni esperti di Villaricca, sono stati repertati e poi ricoperti. Sotto il grande spiazzo giace anche una villa romana, ricca di decori. Adesso il Comune sta procedendo di concerto con la Soprintendenza. Mugnano è già censita come area archeologica, ma i recenti ritrovamenti fanno davvero pensare a un tesoro sommerso e, per questo, in queste ore super-sorvegliato per evitare l’assedio dei tombaroli. A questo punto si attende la valutazione dei reperti, per assegnargli una data più certa e attribuirgli il giusto valore. Intanto si conta di poter effettuare analoghi setacciamenti sul terreno rimosso dal cantiere stradale al confine tra Marano, Calvizzano e Mugnano, a ridosso del vecchio percorso dell’Alifana. In passato i rilievi condotti sul territorio circostante hanno consentito di riportare alla luce oggetti di grande interesse, tutti conservati nei magazzini del museo archeologico nazionale di Napoli, in attesa di trovare posto in strutture del posto. Occasioni di riscoperta e valorizzazione della storia e della cultura locale, seppur annunciate più volte dagli amministratori, non hanno finora trovato concretezza.



to.lim. – IL MATTINO 17 NOVEMBRE 2004

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