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venerdì, Marzo 29, 2024
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«MELITO, SI DIMETTANO SINDACO E GIUNTA»
Tensioni e critiche dopo l’arresto dell’ex primo cittadino

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MELITO.
La notizia dell’arresto dell’ex sindaco Alfredo Cicala, nell’ambito della maxi operazione condotta dalle forze dell’ordine nell’interland partenopeo, si è abbattutacome una palla di cannone sull’ormai derelitta nave comunale.Un’imbarcazione che già sembrava fare acqua da tutte le parti (tra i tanti scandali, anche quello relativo allapresunta compravendita dei voti), e che ora potrebbe definitivamente affondare, lasciando il primo cittadino Di Gennaro solo sulla sua “ultima” scialuppa di salvataggio. Alfredo Cicala, infatti, sindaco di Melito dal 90 al 93, era ed è ancora un esponente di spicco dell’amministrazione comunale in qualità di presidente cittadino della margherita e membro del direttivo provinciale. Un personaggio “conosciutissimo” dentro e fuori lo scenario politico di Melito. Marito della sorella del boss Stefano Maisto, il Cicala che tra l’altro è anche un imprenditore edile, nonché virtuoso floricoltore (possiede un imponente vivaio di piante a Giuliano) è finito nel mirino della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per i suoi continui contatti con la malavita organizzata, ed in particolare con il boss Paolo Di Lauro. Proprio attraverso i contatti con quest’ultimo ed il suo entourage, i magistrati ritengono che l’ex sindaco Cicala abbia partecipato indirettamente all’omicidio dell’allora capozona di Melito, Federico Bizzarro, detto “Bacchettella”, avendo suggerito, agli uomini di fiducia del Di Lauro, il suo nascondiglio. Una vita politica costellata di scandali o presunti tali, come quando nel ’93 si dimise dalla sua poltrona di sindaco per protestare contro l’arresto per droga del cognato Francesco Maisto, cugino del boss, la cattura di Alfredo Cicala rischia di far sprofondare nella polvere un’amministrazione comunale sempre più in crisi. Un vero e proprio polverone di proteste, infatti, si è abbattuto sui vertici del Comune ed in particolare sul sindaco Gianpiero Di Gennaro. Critiche piovute su più fronti, senza distinzioni politiche e, soprattutto, senza tanti giri di parole. Tra tutte, spiccano le dichiarazioni del consigliere comunale di rifondazione comunista, Bernardo Tuccillo che ha tuonato in maniera nveemente contro il sindaco: «L’arresto di Cicala, esponente di spicco dell’amministrazione comunale di Melito, lascia intendere, ancora una volta, che il mandato del nostro attuale sindaco e della sua giunta è, ormai, al capolinea. Bisogna che l’intero staff si dimetta, dando la possibilità ai cittadini, stanchi di questi continui scandali, di esprimere nuovamente le loro preferen- ze. In passato sono stato accusato di essere un visionario, per le mie continue denunce sui rapporti tra la camorra e la politica a Melito. Il blitz delle forze dell’ordine da nuovamente peso alle mie dichiarazioni». Più moderate nella forma, ma comunque eloquenti nel loro contenuto, le dichiarazioni di Florindo Buffardi, coordinatore di alleanza nazionale: «È inutile pronunciarsi al momento, aspettiamo gli esiti delle indagini da parte della magistratura. Per quanto riguarda la nostra nlinea politica, abbiamo già espresso le nostre considerazioni, nnon presentandoci alla manifestazione contro l’illegalità, svoltasi in questi giorni a Melito. Una manifestazione che abbiamo duramente contestato perché voluta non sul nvolere del popolo, ma su imposizione ndell’amministrazione e del Sindaco». nGuarda caso a quella manifestazione era presente proprio Cicala. Protestava contro se stesso?



GIANLUCA TANTILLO- IL GIORNALE DI NAPOLI 9 DICEMBRE 2004

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