VIABILITA’ IN TILT, MA PER IL PIANO TRAFFICO BISOGNA ASPETTARE
Melito, traffico impazzito. L’amministrzione cerca vigili

MELITO. Melito cerca vigili. Disperatamente. Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, in città la situazione si va facendo sempre più insostenibile. Il traffico ha ormai raggiunto livelli incredibili, oltre qualunque logica, e il Comune si ritrova, suo malgrado, a fare i conti con la cronica carenza di vigili urbani che sta mettendo in ginocchio la città. Tutto è nato due anni fa, quando i tecnici del Municipio, allora presieduto dall’ex sindaco Antonio Amente, sforarono il patto di stabilità: passo indietro d’obbligo nei bilanci successivi e addio assunzioni. Quelle spese folli la città di Melito le sta pagando adesso. Perché gli agenti di polizia municipale in organico sono soltanto tredici, un paio dei quali alle prese con cause di servizio e di conseguenza impossibilitati a scendere in strada. E perché il traffico, da qualche mese a questa parte, non concede tregua. Via Roma, corso Europa, tutte le strade del centro: percorrerle ad una normale velocità di crociera, dalle cinque del pomeriggio alle otto di sera, è letteralmente impossibile. La situazione peggiora ancor di più, poi, quando transita il filobus, unico fruitore della corsia preferenziale. «Tutte le arterie principali sono a senso unico – spiegano i residenti – C’è la corsia preferenziale, certo, ma non essendoci lo spartitraffico, questa di solito viene usata dalle auto imbottigliate nell’ingorgo come via di fuga. Quando poi passa il bus, le auto si ritrovano bloccate e il traffico va in tilt». Lamentele, denunce e segnalazioni sono all’ordine del giorno, anche al Comune. Tanto che gli amministratori hanno deciso di correre ai ripari. Il nuovo Piano urbano traffico è stato così affidato all’architetto Nicola Pagliara, uno dei massimi esponenti nel suo campo. Lo stimato professionista ha presentato in Consiglio il suo progetto. I tempi per la definitiva licenza, però, sono ancora lunghi. Tra dibattito, emendamenti e approvazioni, infatti, potrebbero passare anche altri quaranta giorni.