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martedì, Aprile 23, 2024
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«AMMINISTRTORI INCAPACI, QUALIANO ALLO SBANDO»
L’opposizione. Del Giudice (Ds): città sul lastrico, colpa della Cdl

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QUALIANO. «Un paese allo sbando». Così Raffaele Del Giudice, capogruppo dei Ds, definisce la situazione politico- amministrativa, ma anche economico-sociale che vive Qualiano. «Non c’è agibilità democratica – sostiene – l’amministrazione guidata dal sindaco Schiano non fa altro che nascondere e impedire l’accesso agli atti comunali». «Siamo sconcertati – dice – per l’illegalità diffusa che regna nella gestione del Comune».




Del Giudice, cosa ne pensa della crisi di maggioranza a Qualiano?


E’ un semplice balletto di poltrone. Non la definirei crisi, ma piuttosto lo spettacolo tipico della spartizione di cariche politiche. C’è crisi quando c’è politica, c’è stallo e incapacità amministrativa quando si gestisce semplicemente il potere. Dei problemi del paese, del sottosviluppo di Qualiano Schiano e i suoi non se ne sono mai interessati.



Come legge la risoluzione dell’impasse?

Credo che non ci sia stata alcuna risoluzione. A Qualiano c’è una maggioranza completamente asservita agli ordini del sindaco. Una maggioranza che esegue passivamente i comandi di Schiano, alzando la mano in Consiglio comunale. I consiglieri del centrodestra sembrano incapaci di assumere un giudizio critico in maniera autonoma. Oltretutto viene negata la possibilità di un dibattito in Consiglio comunale poiché i lavori dell’assise sono condotti dal peggiore dei presidenti del Consiglio che la storia del nostro paese ricordi. A tal proposito, invito i sinceri elettori del centrodestra a vivere un po’ di più la realtà qualianese. E magari a seguire i lavori del Consiglio comunale.



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Un giudizio del tutto negativo…

L’amministrazione Schiano non è figlia di pochi anni. Il sindaco e i suoi amministrano questo Comune da oltre un decennio. Lo stesso sindaco, al pari di altri esponenti della maggioranza, ha rivestito cariche politiche importanti anche nel passato. E non credo che, paragonando il nostro Comune alle realtà limitrofe, ci sia da essere contenti. Siamo agli ultimi posti nelle graduatorie degli indicatori di investimento e sviluppo e come Comune non siamo per niente rappresentati fuori dall’ambito qualianese. E se qualcosa è andato in porto, non è certo merito dell’attuale sindaco.



Secondo lei, cosa non va?

Il Comune di Qualiano raccoglie i disastri di due consiliature fallimentari. Commercio in crisi, stato sociale del tutto ignorato, disoccupazione ai massimi livelli, PRG usato come argomento solo nelle campagne elettorali ma di fatto rallentato per continui errori da parte del Comune. Per non parlare della microcriminalità crescente. La lotta per il ripristino della legalità non è mai stata tra le priorità di questa amministrazione, se non sotto l’impulso del centrosinistra che – più volte in Consiglio comunale e con interpellanze – ha sollevato il problema. Mi chiedo spesso quanti elettori del centrodestra abbiano espresso il loro voto liberamente e senza il miraggio del “favore”. Non è retorica la mia.





Parlava di disoccupazione ai massimi livelli. Ha dei dati?


Certo. La disoccupazione nel nostro paese è al 14.92%. Basti pensare che la media nella provincia di Napoli è l’8.29%. In più, la disoccupazione giovanile è al 60.24%, il valore più alto dell’intera area a nord di Napoli. Questi sono i numeri di un fallimento decennale.



Venerdì scorso c’è stata un’assemblea pubblica degli agricoltori nella sala consiliare del Comune. I lavoratori della terra protestano contro i tagli ai sussidi. Ma cosa si fa per loro localmente?

L’agricoltura a Qualiano è considerata solo un bacino di voti per la campagna elettorale, ma di fatto questa amministrazione non ha prodotto un solo atto che andasse incontro ai problemi dei lavoratori e degli imprenditori agricoli.



Da anni il centrosinistra denuncia irregolarità amministrative a Qualiano. Non credete di esagerare?

Le faccio un solo esempio. Questa amministrazione ha approvato il piano commercio di Avellino. Nel progetto spuntano colline e riserve naturali che Qualiano, ahinoi, non possiede. Sa che da allora siamo diventati la barzelletta della Campania? Solo l’intervento dell’opposizione ha evitato il peggio. Le persone che governano il Comune sono completamente incapaci. La maggioranza non conosce le elementari norme che regolano gli enti locali: non affiggono i manifesti dell’ordine del giorno all’albo pretorio; stravolgono le procedure del Consiglio comunale; non rispondono alle interrogazioni dei consiglieri di minoranza; hanno approvato un Piano Urbano Traffico da due anni, ma non lo hanno mai attuato; hanno approvato un piano commercio, mai attuato; hanno approvato un Piano PEEP bocciato dagli organi regionali. L’unica cosa nella quale sembrano esperti è nel collezionare fallimenti. E’ assurdo, soprattutto se si considera che questi piani vengono affidati a tecnici esterni a spese dei contribuenti qualianesi.



Recentemente il centrosinistra ha organizzato un manifestazione sulle tasse. Cosa lamentate?

Il nostro paese è vessato di tasse e tributi a causa dei debiti contratti. La sola tassa sui rifiuti solidi urbani è aumentata in media del 130 per cento. Il fisco ha un fine etico: quello di garantire servizi e prestazioni, assistenza e qualità della vita. A Qualiano il fisco serve a riparare agli errori di spreco del denaro pubblico. Il nostro Comune paga interessi passivi enormi sui mutui contratti per pagare i debiti. Pensi che gli stessi membri della maggioranza non hanno avuto il coraggio di approvare, durante lo scorso Consiglio comunale, i debiti fuori bilancio da loro stesso accumulati. Vorrei inoltre ricordare che il nostro Comune soccombe in ogni processo e viene sistematicamente condannato a pagare risarcimenti enormi, spese legali e forti interessi. C’è poi la questione dei vigili urbani. I caschi bianchi si sono rivolti ai legali per ottenere il pagamento degli straordinari che il Comune non paga da anni. Mi dica lei se la situazione è rosea…



Ma voi cosa proponente? In cosa consiste la vostra alternativa?

Le faccio solo alcuni esempi. Abbiamo una proposta globale in merito alla riorganizzazione della macchina comunale. E cioè: un’attenta analisi degli sprechi e della situazione debitoria del Comune; una azione incisiva per risolvere la questione PRG quale fonte di sviluppo e risorse per le casse comunali; una costante presenza ai tavoli provinciali e regionali con serie proposte in particolare per i trasporti, i servizi e la disoccupazione; un tavolo d’intesa con i commercianti per azioni coordinate e propositive per uscire dalla crisi del settore; un taglio a tutte le spese superflue come i fitti e “quelle feste e festicciole” inutili e dispendiose; un programma di eventi capaci di stimolare la crescita culturale ed economica del paese. E infine l’annullamento degli sprechi sulla società mista che sta diventando una sorta di zavorra destinata al fallimento. A tal proposito vorrei rivolgere qualche quesito agli elettori del centrodestra. Conoscono i componenti del Consiglio di amministrazione della società mista? Sono a conoscenza degli stipendi che percepiscono? Sanno quanto questi stipendi hanno fatto lievitare i costi della Tarsu? E non mi riferisco agli stipendi dei lavoratori, che svolgono il reale lavoro, ma agli stipendi dei componenti del Cda ed alle altre spese non ben definite. E sa perché queste spese non sono ben definite? Perché noi, ancora oggi, non conosciamo il bilancio della Qualiano Multiservizi. Non ce lo forniscono. Non ce ne danno accesso. Questa è la verità. Punto.




Ha fatto riferimento al recupero dei fitti. Ma il Comune sta costruendo il nuovo comando della polizia municipale anche per questo obiettivo: far rientrare nella casa comunale tutti gli uffici, recuperando così i costi degli affitti. Schiano lo ha dichiarato poche settimane fa….

Certo, ma questo progetto non è figlio di questa amministrazione. E comunque, prima di arrivare a tanto, si doveva intervenire in tempo con una buona pianificazione di spesa. Le casse del nostro Comune sono completamente al verde, anzi a rosso: non so se è chiaro. La macchina amministrativa è completamente allo sfascio: ogni giorno raccogliamo lamentele di impiegati che sono oramai allo stremo perché non gli vengono fornite le condizioni minime per svolgere i propri compiti e afflitti dalla situazione debitoria di cui le parlavo prima.



Qual è la situazione attuale del centrosinistra?

La sinistra è in una fase di grande crescita, avendo profondamente rinnovato quadri dirigenti e avendo dato spazio a molti giovani, che sono attratti dall’etica della passione e non dai soldi: siamo sempre stati contro chi fa la corsa al palazzo per scopi esclusivamente personali. Le nostre storiche battaglie ne sono una chiara testimonianza.




Certo, ma a che punto è la costruzione dell’Ulivo a Qualiano?

Ci incontriamo con periodicità intorno ad argomenti e programmi: nella nostra sede di partito non c’è tempo per giocare a carte. Immediatamente dopo Natale inizieranno le adesioni pubbliche al Grande Ulivo qualianese, aperto a tutte le forze politiche e sociali che si riconosceranno in questo progetto di alternativa al disastro amministrativo della Cdl. In tal senso è nato un comitato composto dai consiglieri comunali e dai segretari del centrosinistra che, oltre a lavorare quotidianamente per la risoluzione dei problemi, sta mediando tra le varie forze di centrosinistra.



Ecco. Ma alla fine troverete un candidato unico per il 2006, oppure vi presenterete alle elezioni nuovamente divisi?

Ci sarà un solo candidato: questo è certo. Non abbiamo ancora individuato il nome, ma sarà di sicuro un candidato capace di rappresentare l’intera coalizione di centrosinistra. Vanno assolutamente evitati gli errori del passato.



Poche settimane fa l’Ulivo ha organizzato un’assembla pubblica contro il cosiddetto contratto di quartiere. Eppure si tratterebbe di un’opera per la riqualificazione del centro storico. Perché protestate?

Il contratto di quartiere e la società di trasformazione urbana rappresentano uno scandalo: nessuno ha realmente avuto la possibilità di leggerne il progetto, altrimenti- anche al vostro giornale – non arriverebbero lettere così poco informate. Questa è la prova che i cittadini non hanno avuto modo di leggere il piano. Badi bene, non si tratta di un progetto “partecipato”, il che è la base fondante dei contratti di quartiere. Abbattere le case popolari (che non sono di proprietà del Comune), trasferire i cittadini, destrutturare un intero tessuto sociale, abbattere le testimonianze storiche per costruire una torre di quaranta metri dove insistono dei vincoli di legge è pura follia, non invenzione. I centri storici si recuperano, si riqualificano, utilizzando risorse pubbliche seriamente, non sperperando danaro in incarichi professionali. Il centro storico di Qualiano è abitato da cittadini degni che hanno lo stesso diritto di tutti. Il centro storico di Qualiano non è l’orinatoio di Mussolini e di Garibaldi, come ha detto volgarmente il sindaco in Consiglio comunale.



Reddito di cittadinanza. Come vi state muovendo?

Abbiamo aperto uno sportello di aiuto alla compilazione dei moduli presso le sedi dei partiti di centro sinistra. I nostri volontari dedicano un po’ del loro tempo libero per aiutare chi ne abbia bisogno. Vorrei sottolineare che questa è un’altra occasione in cui il centrosinistra non ha fatto alcuna speculazione, ma ha offerto un servizio ai cittadini in difficoltà. A differenza di chi è andato girando casa per casa spacciando un intervento della giunta regionale di Bassolino come un favore del centrodestra locale. E’ avvilente che questa maggioranza abbia utilizzato anche questo argomento per puro clientelismo, anziché fare chiarezza sui disservizi circa la distribuzione dei moduli e su altri argomenti quali borse di studio, assistenza, incentivi per i fitti e il terzo figlio, viste le continue proteste dei cittadini.



Questione Lsu. Cosa ne dice dell’indagine avviata dalla magistratura sulle assunzioni alla Multiservizi?

Noi del centrosinistra siamo sempre stati garantisti. Abbiamo piena fiducia nella magistratura, ma è chiaro che la questione della Multiservizi è stata gestita con ampie zone d’ombra e che alcune scelte hanno leso i diritti dei lavoratori esclusi. Ricordo ancora le proteste di tutti gli Lsu e le loro dichiarazioni pubbliche con le quali denunciavamo di essere ricattati. Ricordo ancora un manifesto di colore giallo con il quale i lavoratori della Nettezza urbana denunciavano brogli e irregolarità. Bisogna fare chiarezza, non si scherza con i diritti delle persone.

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