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«FORZA ITALIA, REMIAMO TUTTI NELLA STESSA DIREZIONE»
Qualiano, parla l’assessore Di Domenico: preoccupato per la crisi

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QUALIANO. Dalla crisi di maggioranza alla frattura interna a Forza Italia, passando per i debiti fuori bilancio e le polemiche legate alla festa dell’Epifania. L’assessore agli Affari Generali, Domenico Di Domenico, risponde alle domande di InterNapoli nella redazione del giornale on line. Accompagnato dai consiglieri Francesco Odierno e Davide Morgera, non nasconde «preoccupazione» per la crisi che da mesi attanaglia il centrodestra locale.




Di Domenico, poche settimane fa si è dimesso l’assessore De Leonardis. Come legge questa nuova frattura che si è aperta nella maggioranza?

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Sono preoccupato, non lo nascondo. A mio avviso l’Udc di Qualiano è diviso in due tronconi. Da un lato gli assessori De Leonardis e Marrazzo; dall’altro i consiglieri provenienti da Democrazia Europea. La crisi sta tutta qui.




L’opposizione ha duramente contestato l’approvazione dei debiti fuori Bilancio. Gli esponenti del centrosinistra sostengono che i debiti siano stati approvati senza il numero legale. Cosa risponde?

Il nostro riferimento è il regolamento comunale. Dal testo si evince che, per approvare argomenti di tipo economico-finanziario, occorre il cinquanta per cento dei consiglieri comunali, non computando a tal fine il sindaco. La presenza di Schiano ha dato solo validità alla seduta.



“L’ articolo 34 del Decreto Legislativo 267/2000 testualmente recita: il Consiglio Comunale indetto in seduta straordinaria e in prima convocazione per essere valida sia la seduta che la votazione, necessita del 50% più uno dei consiglieri, escludendo dal computo il Sindaco. Quindi il numero legale è di 11 consiglieri!”. Questo brano è estratto da un documento della Margherita pubblicato da InterNapoli. Cosa risponde?

Mi spiego. La votazione dei debiti fuori bilancio è valida con il cinquanta per cento dei consiglieri, escludendo il sindaco. La seduta, invece, è valida con 11 consiglieri, sindaco incluso.


Certo. Ma l’articolo 34 parla di 50% più uno dei consiglieri sia per la validità della seduta che per la votazione…

Questa è la nostra interpretazione. L’opposizione faccia pure ricorso.



Recentemente c’è stata la festa dell’Epifania. L’opposizione ha duramente criticato l’iniziativa, proprio in virtù dell’indebitamento del Comune…

La festa era stata già programmata da tempo. L’iniziativa è stata prevista con i piani economici di gestione, dopo l’approvazione del bilancio all’inizio dello scorso anno.



Cioè: la Befana del 2005 era stata già programmata nel 2004?

Esattamente. Le spese di gennaio e febbraio vengono preventivate nel bilancio dell’anno precedente. Accade ovunque. La festa dell’Epifania non ha nulla a che vedere con l’aumento delle tasse o i debiti fuori bilancio. Che verranno finanziati attraverso un mutuo concesso dalla cassa deposito e prestiti. A tal fine, in qualità di assessore delegato ai rapporti col Consiglio, vorrei ringraziare tutti i consiglieri che hanno approvato i debiti fuori bilancio. Il voto favorevole ha permesso all’ente di risparmiare circa il 20 per cento di quanto siamo stati condanni a pagare. E se mai non avessimo pagato questi debiti, la spesa era destinata ad aumentare.


Di quanti anni è il mutuo contratto?

Ancora non è stato stipulato alcun mutuo. Di certo non sarà inferiore ai dieci anni. Vorrei ricordare che l’approvazione dei debiti fuori bilancio non è una procedura anomala. Ogni anno, quando si approva il bilancio, i debiti eventualmente contratti vanno riconosciuti. Non dimentichiamo, poi, che i debiti in questione risalgono ai primi anni ’90, ai tempi del sindaco Mario Cacciapuoti.


Ma perché, nonostante le condanne, avete continuato con i ricorsi? D’altronde, per stessa ammissione del consigliere Sarracino, il Comune non vince mai una causa…

Il sindaco Cacciapuoti destinò 50 milioni di lire per indennizzare l’esproprio Coppola. Gli eredi, però, sono ricorsi alla magistratura. Più volte abbiamo tentato di raggiungere un accordo bonario, ma non c’è stato nulla da fare. E anche i nostri ricorsi sono serviti a poco. Fin quando il tribunale ha condannato il Comune in maniera definitiva.


Ne è valsa la pena?

No, in effetti no.


Si parla di una frattura interna a Forza Italia. Lei, in particolare, figurerebbe tra i promotori di questa scissione. Solo voci di corridoio?

Esistono diverse anime all’interno di Forza Italia, questo è vero. Ma remiamo tutti nella stessa direzione.


Si parla anche di un grande centro a Qualiano per le prossime amministrative. Lei cosa ne sa?

Non ne sono nulla. Ad ogni modo, io e i miei amici siamo centristi convinti.





ha collaborato Aniello Di Nardo

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