GIUGLIANO La scuola della seconda opportunità: laboratori sulla cultura della legalità, l’ambiente, il lavoro e la democrazia partecipata contro la dispersione scolastica. L’apripista del protocollo d’intesa tra le 17 scuole cittadine ed il Comune, siglato ieri mattina nella sala consiliare e finanziato da 100mila euro, è il progetto “Chance”, iniziativa che mutua l’esperienza napoletana dei maestri di strada. La sperimentazione di un anno, a partire dalla fine di questo mese, coinvolge quattro istituti: quarto, sesto e del settimo circolo didattico, e la quinta scuola media. Poi verrà esteso a tutti gli altri plessi. «Per ripescare i ragazzi che vivono in strada – dice Manuele Fiore, della associazione fondata da Marco Rossi Doria – proponiamo una didattica orientata ai loro interessi». L’obiettivo è far affezionare alla scuola i bimbi che vivono un contesto sociale difficile oltre che i disagi di una cultura diversa, come i 200 piccoli rom. Laboratori ad hoc anche per i non vedenti, grazie alla digitalizzazione in braille dei testi a disposizione della biblioteca civica. «Ma la cosa a cui teniamo di più – sottolineano gli assessori Andrea Morniroli e Antonio Pennacchio – è l’avvio di un percorso unico di concertazione tra le scuole, le politiche sociali e quelle formative». «L’obiettivo che si pone l’amministrazione – dice il sindaco Francesco Taglialatela – è quello di garantire le strutture adeguate, insieme con gli strumenti più innovativi per crescere imparando, nel rispetto della legalità». Al lavoro cinque gruppi, in collaborazione con la commissione consiliare scuola, presieduta da Giacomo Gerlini. Riprende vita anche il consiglio comunale baby. «Finalmente si concretizza anche il giornale della scuola», dice Giovanni Rispo, preside della media Basile. «Stiamo lavorando in sintonia- dice il preside dell’Itis Galvani, Giuseppe Grana- per migliorare l’offerta formativa». Per la dirigente della media di via Longo, Antonietta D’Alterio «La nostra scuola deve garantire anche le strutture. Non dimentichiamo i plessi sforniti ancora di aule, palestre e con i bagni fuori uso».
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 14 GENNAIO 2005


