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GIUGLIANO, IL LUNGO SONNO DI ANTONIO CONTRO L’EROINA
Superà la crisi di astinenza con il coma farmacologico

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GIUGLIANO. Da ieri mattina Antonio – un ventiseienne di Casoria – è in coma farmacologico nelle terapia intensiva dell’Ospedale di Giugliano per superare con un lungo «sonno artificiale» la crisi di astinenza da eroina. È il primo progetto-pilota effettuato in una struttura sanitaria pubblica del Centro-Sud per trattare tossicodipendenti gravi, realizzato dopo un training che ha impegnato medici e paramedici per circa due mesi. «Intorno al ’95 soprattutto nel Nord Italia – ricorda Paolo Cesaro, il primario della rianimazione – il Cita (centro italiano terapia oppiacei) sottoponeva i pazienti tossicodipendenti alla disintossicazione-rapida.Ma quel progetto, portato avanti da medici israeliani, ebbe scarso successo perché era incentrato esclusivamente sull’intervento farmacologico: il paziente superava la dipendenza dalla droga, ma non era pronto – dal punto di vista psicologico – ad affrontare la vita quotidiana lontano dall’eroina». Per circa sessanta giorni gli specialisti della rianimazione diretta dal dottore Paolo Cesaro e i collaboratori del dottore Giorgio Di Lauro, capo del dipartimento delle dipendenze patologiche, hanno lavorato con il dottore Angelo Cimillo di Rimini e altri psichiatri provenienti dall’Emilia Romagna per mettere a punto tutto il training pre e post-ricovero che il tossicodipente deve invece seguire. L’Asl Napoli 2 diretta da Pietro Cerato ha sperimentato ieri la disintossicazione-rapida (Antonio ha cominciato a bucarsi quando aveva quattordici anni) che viene effettuata gratuitamente in una struttura pubblica a tossicodipendenti di quel territorio che, oltre a dichiararsi decisi a chiudere con la droga, hanno affrontato e superato una serie di test psicologici. Antonio dorme in rianimazione mentre a cadenze precise gli vengono somministrati in vena gli antidoti indispensabili per superare la crisi di astinenza. Ma non è con gli altri malati: è intubato e respira con un ventilatore meccanico in un box-appartamento con il papà operaio, la mamma e il suo fratello minore. Domani si sveglierà, pulito e lucido, dal coma farmacologico, partirà per Rimini dove in una casa famiglia completerà il suo viaggio di addio alla droga.


BRUNO BUONANNO – IL MATTINO 19 GENNAIO 2005

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