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HomeCronacaMugnano. Il candidato a sindaco Sarnataro attacca la gestione del Mercato Ittico

Mugnano. Il candidato a sindaco Sarnataro attacca la gestione del Mercato Ittico

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E’ scattata la diatriba tra il candidato sindaco del centrosinistra Luigi Sarnataro e il gestore del mercato ittico Biagio Cacciapuoti. Al centro del dibattito ci sono le condizioni dei lavoratori dei facchini. Ad iniziare la polemica è stato l’ex capogruppo del PD: “Come è possibile che Cacciapuoti fa campare le famiglie dei facchini con 300 euro al mese? Come è possibile che ai facchini venga detto di mettersi in cima al container per farli pressare le cassette di polistirolo con i piedi, come fosse una vendemmia? Il mercato non è dotato di un compattatore, quindi Cacciapuoti per risparmiare sui costi di smaltimento costringe i facchini a questa pratica che non segue nessuna norma di sicurezza. – conclude con altre due quesiti posti al Comune – Come è possibile che nel nuovo bando del mercato non siano previsti servizi di pulizia e facchinaggio. Al mercato ci sono lavoratori con un’esperienza trentennale che hanno famiglie da sfamare, chiediamo che vengano essere ricollocati in mansioni meno logoranti”. Sarnataro ha dichiarato di voler incontrare al più presto il commissario prefettizio Claudio Vaccaro per metterlo a conoscenza dei fatti.

Non si è fatta attendere la replica dell’attuale gestore Cacciapuoti: “Sarnataro è in campagna elettorale e vuole fare le passarelle. Ho riconosciuto 16 facchini con uno stipendio base che è part-time; alcuni arrivano anche a 500 euro. Li ho legittimati al mercato perché fino ad oggi era una categoria misconosciuta in mano al malaffare. Al mio arrivo ho trovato tossicodipendenti, alcolizzati, ex-detenuti. I facchini si erano costituiti una cooperativa attualmente fallita e non riconosciuta dal Comune, vivevano alla giornata con la mazzetta dei pescivendoli”. Il gestore inizia a ricostruire la condizioni del mercato che trovò al suo arrivo, prosegue a denunciare alcune anomalie: “Qualcuno dei 16 facchini si intasca i proventi del facchinaggio, oltre 3.000 euro al mese. E’ vero il meccanismo “vendemmia” delle cassette di polistirolo nel container, qualcuno mi fa anche la decespugliazione perché io gli pago due ore di lavoro al giorno che non mi fanno. Un container di polistirolo, non pressato, mi conta 140 euro ogni ritiro. Ho bisogno di un compattatore ma conducendo una gestione a tempo determinato, non ho potuto affrontare la spesa di 40 mila euro. – e conclude – Prima il Comune pagava circa 30 mensili , attraverso la Munianum, alla precedente ditta di pulizia ed i cittadini si lamentavano dalla puzza. I lavoratori sono stati abbandonati dalla politica di cui Sarnataro ha fatto parte”. Nell’ultimo bando l’azienda di Cacciapuoti ha fatto un offerta di 3 milioni di euro, attualmente al vaglio degli uffici comunali.

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