Non ce l’ha fatta la piccola Rosa, la bambina di due anni e mezzo rimasta fulminata mentre giocava nel campo rom di via Capitelli dove risiedeva con la sua famiglia. I fatto risalgono ad una settimana fa. La bambina fu coinvolta in un incidente mentre giocava con altri ragazzini del campo. È rimasta improvvisamente fulminata entrando in contatto con l’acqua del pozzetto antincendio manomesso assurdamente da qualche adulto e al quale erano stati attaccati alcuni cavi della corrente. L’interazione tra acqua e corrente elettrica ha generato una scossa che ha colpito la piccola Rosa. La bambina fu soccorsa dagli operatori del servizio “Gli angeli del soccorso”. Fu trasportata all’ospedale San Giuliano di Giugliano. Dopodiché, a causa dei gravi danni celebrali riportati, venne trasferita al SantoBono. Nel frattempo gli agenti della sezione volanti del Commissariato di polizia di Giugliano, sequestrarono il luogo dell’incidente. Dopo vari giorni di agonia, questa mattina la bambina è caduta in coma farmacologico. Non si è più ripresa ed è deceduta intorno alle 13. La piccola Rosa viveva in una famiglia numerosa. Due genitori e otto figli. Questa tragedia pone un enorme campanello d’allarme sulle condizioni nelle quali riversano i campi rom. I rischi igienico – sanitari e quelli relativi alla sicurezza sono altissimi.
Giugliano. Muore dopo un settimana di agonia: la piccola Rosa non ce l’ha fatta
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