Il noto blogger anti camorra Mario Piccolino è stato ucciso nel suo studio di avvocato a Formia con un colpo di pistola in piena faccia. Per gli inquirenti non ci sono dubbi: è stata un’esecuzione.
Il killer è entrato nel suo studio legale in via della Conca, nel centro della cittadina pontina, intorno alle 17 affermando di essere un cliente della vittima: ad aprirgli la porta è stato un altro professionista che condivideva l’ufficio con Piccolino. Dopo un breve discussione (Piccolino avrebbe gridato al suo assassino «Non ti conosco, chi sei?») è partito il colpo di pistola che ha ucciso il 71enne. Dalle prime descrizioni si tratterebbe di un giovane di bassa statura che indossava dei bermuda. Il tipo di arma usato è compatibile con i modelli in dotazione alle forze dell’ordine.
Piccolino aveva avviato una campagna contro le sale slot. Il suo ultimo post su internet, parla appunto dell’apertura di alcune sale gioco in via Vitruvio. Da alcuni giorni, dedicava ampio spazio alle iniziative del sindaco di Formia che ha iniziato una battaglia proprio contro le slot machine, varando un regolamento che vieta l’utilizzo delle macchinette mangiasoldi in alcune zone della città. Nel corso degli anni l’avvocato ha denunciato la presenza in città di due famiglie legate al clan dei Casalesi e soprattutto ha sostenuto sul suo blog l’iter di assegnazione del patrimonio confiscato all’avvocato della camorra, Cipriano Chianese, che proprio a Formia aveva importanti interessi economici e un ingente patrimonio immobiliare. La Polizia Scientifica sta ora passando al setaccio l’appartamento dell’avvocato mentre la Polizia Postale ha sequestrato il computer.
Il sindaco della città pontina, ha convocato in mattinata un consiglio comunale straordinario.

