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HomeCronaca«Il Casalese» non fu diffamazione: Cosentino condannato alle spese processuali

«Il Casalese» non fu diffamazione: Cosentino condannato alle spese processuali

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Il Tribunale di Napoli ha sancito che il libro “Il Casalese” non ha diffamato l’ex parlamentare Nicola Cosentino, la sua famiglia e l’immagine dell’Aversana Petroli, rigettando la richiesta di risarcimento danni di 1,2 milioni di euro e la distruzione delle copie residue. L’amministratore della società di proprietà della famiglia Cosentino, è stata condannata anche al pagamento delle spese processuali. Per il giudice della quarta sezione civile del Tribunale partenopeo il volume “Il Casalese. Ascesa e tramonto di un leader politico di Terra di Lavoro” «non ha generato alcun danno all’immagine e agli affari delle società amministrate da Giovanni Cosentino, fratello dell’ex sottosegretario all’Economia ed ex coordinatore regionale del partito di Berlusconi in Campania». La vicenda parte nel marzo del 2012, quando l’amministratore della società chiede al tribunale di Napoli un provvedimento d’urgenza per il sequestro, la distruzione delle copie del volume e un risarcimento milionario. La casa editrice “Cento Autori” difesa dall’avvocato Marino Maffei ha fatto sapere che «questa sentenza ha il merito di aver riconosciuto il legittimo esercizio del diritto di cronaca. Affermando, come abbiamo sempre sostenuto, che i nove giornalisti hanno ottemperato ai principi di verità (anche putativa), continenza e pertinenza, espressamente richiesti dalla legge per chi fa cronaca». Il presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, ha aggiunto che «Il provvedimento del giudice Fabio Magistro, è una grande vittoria per la libertà di espressione e di informazione nel nostro Paese. A questo punto è necessario che il Parlamento intervenga al più presto contro le querele temerarie che sono una insopportabile forma di intimidazione nei confronti dei giornalisti».

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