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Elezioni. Mugnano non è un paese per consigliere donne

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In occasione delle recenti comunali anche la cittadina è stata chiamata al voto di genere. Per la prima volta l’elettore mugnanese ha avuto la possibilità di dare una doppia preferenza vincolata alla designazione di un nome maschile ed uno femminile, pena l’esclusione della seconda preferenza. Secondo una statistica che prende in analisi i candidati che hanno raggiunto e superato la quota 100 voti, emerge una dato: più di due terzi degli elettori preferisce gli uomini, meno di un terzo le donne. Enumerando questa rilevazione affiora che gli uomini hanno totalizzato 9252 voti mentre le donne 2477. Un altro dato che avrebbe dovuto far ribaltare la logica espressa riguarda il numero dei mugnanesi aventi diritto al voto; su 27.229 totali 13.042 sono maschi e 14.187 sono femmine.



Seguendo il criterio statistico dell’articolo, hanno superato la centinaia di preferenza solo 15 donne su circa 450 candidati totali. Diversi sono stati i tentativi di equiparare il numero di preferenze di genere. Le disposizioni legislative sono arrivate con la norma 23 novembre 2012 n. 215 cosiddetta delle “quote rosa” che impone un bilanciamento tra i due generi nelle liste dei candidati al consiglio comunale. Altri espedienti vengono dalla classe politica; molti candidati nei loro “santini” indicavano anche il nome di una aspirante consigliera. Ecco le donne che hanno superato quota 100: Esposito Rita 251, Tammaro Luisa 245, Riccio Elisabetta 178, Carotenuto Anna Rita 167, Iacolare Anna 159, Ferrigno Torre Monica 158, Maisto Caterina 155, Ciambriello giuseppina 153, Iorio Anna 140, Della Corte Giovanna 137, Imparato Marianna 135, Turino Paola 126, Sarnataro Lara 122, Mosella Clementina 111, Gala Antonietta detta Tonia 105, Pianese Nicoletta 105.

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