Procede a rilento il ritorno alla normalità dopo la breve crisi dei rifiuti vissuta in città. Se lungo via Roma, arteria principale della città, la situazione è tornata sotto controllo, non si può dire lo stesso di altre zone altrettanto nevralgiche di Melito.
Le periferie, i complessi abitativi distanti dal centro e le due isole ecologiche sono ancora interessate dalla presenza di enormi cumuli di rifiuti, frutto dei due giorni di paralisi della raccolta. Questa mattina, dopo la protesta dei giorni scorsi, i dipendenti della neo-insediata Senesi hanno liberato via Roma dai rifiuti per poi procedere al ritiro nelle altre aree della città, ma non senza difficoltà; dei diversi quintali che giacevano questa mattina sul suolo melitese, solo una minima parte è stata raccolte e conferita allo stir di Caivano e potrebbero essere necessari diversi giorni – almeno due – prima che si riescano a smaltire tutti i rifiuti che giacciono tuttora ai bordi delle strade.
“All’avvio delle attività da parte di Senesi – si legge da una nota diramata dal Comune di Melito – si è verificato un anomalo accumulo di rifiuti sul territorio, che non è possibile riassorbire con le ordinarie modalità di smaltimento che vengono riconosciute al Comune.
Per questo motivo – prosegue il comunicato – allo scopo di consentire il ritorno alla normalità nella gestione dei rifiuti e di scongiurare, anche per il futuro, rischi per la salute e per l’igiene pubblica in un periodo di innalzamento delle temperature, il Sindaco ha richiesto alla S.A.P.N.A. S.p.a. un incremento straordinario di 2.000 quintali della quantità di rifiuti da sversare nello STIR”
L’anomalo accumulo di rifiuti, lo ricordiamo, è stato il frutto della protesta dei 57 operatori ecologici insoddisfatti delle caratteristiche dei compattatori forniti dalla società Senesi; l’assenza della pedana per il trasporto degli operai sarebbe stata la causa scatenante della mancata raccolta degli ultimi due giorni.
Nelle ultime ore la situazione sembra essere tornata alla normalità, ma nelle prossime ore non si esclude una dura presa di posizione dei dirigenti della società marchigiana. La mano ferma promessa nel giorno del passaggio di cantiere potrebbe manifestarsi nelle prossime settimane con provvedimenti decisi in caso di ulteriori inadempienze e interruzioni del servizio.


