«Bisogna rimettere insieme i cocci. Apro al PD e penso che possa entrare in giunta». Lo ha affermato Antonio Poziello che ieri ha vinto le elezioni a Giugliano a capo di un cartello di sei liste civiche, sconfiggendo il candidato di centrodestra Luigi Guarino. «Nella giunta che comporrò – ha detto Antonio Poziello – c’e’ spazio per due esponenti del PD. Farò una buona giunta di tecnici e politici». «Io sono ancora del Pd – ha aggiunto ancora Poziello – nessuno mi ha mai comunicato alcun provvedimento nei miei confronti». Il neo eletto sindaco di Giugliano aveva vinto a marzo le primarie del PD ma poi il partito gli ha imposto uno stop a causa di un rinvio a giudizio per una vicenda del 2008 quando era dirigente della Regione Campania. Poziello aveva esposto un ricorso che risulta ancora senza esito. Le segreterie locali, provinciali e alcuni esponenti nazionali del partito come Lorenzo Guerini hanno più volte affermato che consideravano “fuori dal partito” chi si fosse candidato in altre liste civiche. Lo stesso premier Renzi affermò che “a Giugliano era stata fatta pulizia”. Antonio Poziello, comunque, non si è arreso ed è sceso in campo ugualmente con una coalizione di sei liste. Sull’onda di un “entusiasmo popolare”, Poziello è arrivato al ballottaggio con il candidato del centrodestra Luigi Guarino, battendolo con un distacco di 2.500 voti. Determinante per la vittoria di Poziello, il supporto di alcuni esponenti del PD. Al fianco di Poziello si sono schierati apertamente gli europarlamentari Massimo Paolucci e Nicola Caputo e numerosi esponenti locali del partito come il terzo classificato alle primarie del partito Raffaele Pacilio, il dirigente Pasquale Parisi, l’ex sindaco Francesco Taglialatela, l’ex segretario del circolo Giuliano Quaranta e tanti altri ancora. Emblematica, soprattutto, la visita del neo eletto governatore della Campania Vincenzo De Luca in un convengo sulla fascia costiera tenuto insieme a Poziello, sebbene lo staff del Presidente ha poi fatto giustificato l’evento asserendo che “l’incontro a Giugliano era fissato con gli operatori del comparto balneare”.
A commentare il risultato delle elezioni a Giugliano è stata anche l’on. Giovanna Palma. «Faccio gli auguri alla mia città ma la maggioranza eletta non è altro che un accozzaglia di civiche messe insieme, senza alcuna novità rispetto al passato». Giovanna Palma, deputata del Pd, si è detta anche imbarazzata dall’appoggio dato a Poziello da alcuni esponenti del suo Partito. «La linea del PD è sempre stata chiara. Non si poteva dare sostegno a chi non rappresentava la novità rispetto al passato». Secondo la parlamentare questa “assenza di discontinuità dal passato” è stata condivisa dalla gran parte degli elettori giuglianesi considerato l’alto astensionismo che si è registrato. L’affluenza alle urne è stata soltanto del 28% circa e si tratta di uno dei dati più bassi d’Italia. Ha espresso la sua opinione anche il segretario provinciale del PD Venanzio Carpentieri per il quale, nonostante l’apertura di Poziello, «non è serio cancellare con un colpo di spugna, il giorno dopo le elezioni, tutto quanto è successo e che ha rappresentato una ferita per il partito. Abbiamo vissuto una situazione contraddittoria, paradossale, nella quale il PD non è riuscito ad accedere al ballottaggio pur risultando il primo partito in città. La ferita – ha concluso – è troppo profonda per poterla rimarginare».
Immediata la risposta di Poziello alle dichiarazioni dell’on. Palma. «A chi mi accusa di aver fatto un patto elettorale col centrodestra – ha detto il sindaco di Giugliano – ricordo semplicemente che a Roma il PD governa con il Ncd, partito di Alfano». Poi ha concluso affermando di essere «pronto a ricevere il contributo di tutti anche delle opposizioni, anche del M5S per portare avanti i progetti con i quali dobbiamo cambiare il volto di questa città».
La domanda, allora, è una sola: cosa farà il PD di Giugliano? Ad oggi, non v’è certezza.


