Siamo a poco meno di 48 ore dall’esito delle tornata elettorale che ha sancito la vittoria di Antonio Poziello e la sua nomina a sindaco della città. Tiene ancora banco la questione relativa al sesto seggio da attribuire alle liste collegate alla coalizione di Luigi Guarino, candidato a sindaco sconfitto al ballottaggio del 14 giugno. Anna Russo (candidata a sindaco con la civica “CambiaMenti”, poi apparentatasi con Guarino) o Luigi Mallardo (primo eletto della lista “100 volti per la svolta”), chi dovrebbe entrare in consiglio comunale? Il Ministero degli Interni ha assegnato immediatamente il seggio alla 28enne Russo. C’è chi, però, sostiene che il Viminale abbia potuto sbagliare i calcoli e assegnato ad Anna Russo il seggio spettante invece a Luigi Mallardo.
Se si considera esclusivamente il meccanismo matematico del metodo D’Hondt nell’attribuzione dei seggi, a prevalere dovrebbero essere i cosiddetti “voti di lista”. La civica “100 volti x la svolta” ha ottenuto 2262 preferenze, quasi duecento in più della lista “CambiaMenti”. Per tale motivo l’ultimo scranno in assise da assegnare alla coalizione di Guarino dovrebbe spettare a Luigi Mallardo.
Se questo calcolo fosse corretto, perché il Viminale ha assegnato il seggio ad Anna Russo? È necessario prendere in considerazione quelle che sono le direttive dell’ufficio centrale per le operazioni elettorali. In base all’articolo 73, comma 11, del testo unico n. 267 e alla conseguenti interpretazioni del Consiglio di Stato, il seggio del sindaco non eletto (Luigi Guarino) andrebbe tolto alle liste collegate in primo turno, nel caso specifico a “100 volti x la svolta”. Secondo questa interpretazione Luigi Mallardo sarebbe fuori dal consiglio comunale, invece, Anna Russo avrebbe conquistato uno scranno nella nuova assise.

