Il consigliere e capogruppo di Forza Italia Giulio Cacciapuoti va all’attacco del sindaco De Luca con una lettera inviata al giornale, dove snocciola, una ad una, tutte le promesse elettorali, «che quest’amministrazione non ha mantenuto dal primo giorno di insediamento». Dal Puc alla spending review, passando per la crisi del commercio, le imposte comunali salate, i pignoramenti ancora in atto e altri temi che il primo cittadino e la sua squadra di governo avrebbero dovuto affrontare in questi anni.
«Basti pensare alla sbandierata promessa elettorale circa la realizzazione del Puc in cento giorni – scrive Cacciapuoti – uno dei tanti impegni ancora inevasi». La crisi soffoca commercianti, imprenditori e cittadini, «cosi crolla il mercato locatizio, meno affari per gli agenti immobiliari; mancati introiti per i locatori; diminuzione del lavoro per i professionisti impiegati nel campo legale, contabile e tecnico che normalmente sono investiti da imprenditori che intendono avviare una nuova attività; diminuzione di ogni tipo di entrata per il comune. Tale situazione – prosegue l’esponente di minoranza – non può essere ancora ignorata».
Secondo Cacciapuoti, l’amministrazione sarebbe dovuta intervenire per la riduzione delle imposte, «invece la Sogert S.p.A. esegue pignoramenti a danno di cittadini che a stento riescono ad arrivare a fine mese. Questo – afferma il capogruppo di Forza Italia – era un altro suo “cavallo di battaglia” durante la campagna elettorale, ma la prova che erano solo bugie, oggi è lampante».
Il tutto si tradurrebbe in «Un bluff». Nella missiva Cacciapuoti ha parlato anche della Villa Comunale, che l’amministrazione voleva affidare ai privati, della questione “Acqua Pubblica”, ancora oggi saldamente affidata alla soc. Acquedotti Scpa, delle Strisce Blu «problema che non trova una soluzione definitiva e soprattutto consona al rispetto del codice della strada» – scrive ancora Cacciapuoti che poi aggiunge – Tutto questo accade mentre, in barba alla spending review, si pensa solo a dispensare incarichi a professionisti, generosamente pagati con i soldi dei qualianesi, che il più delle volte oltre a non essere di questa terra non si dimostrano all’altezza del compito tanto da non comprende la necessità di tale designazione se non nell’ottica di un nepotismo clientelare da prima repubblica».
Di seguito il contenuto integrale della lettera di Giulio Cacciapuoti:
Egr. Direttore quanto segue è il contenuto della missiva di cui ti parlavo questa mattina.
QUALIANO: la città che muore!
Mi accingo a scrivere la presente, dopo un periodo di silenzio in merito al governo della città da parte dell’attuale amministrazione, per rappresentare l’avvilimento che ho riscontrato in numerosi residenti incontrati di recente anche in occasione delle elezioni regionali.
A ciò, ovviamente, riporto anche tutto quanto personalmente ritengo debba avere risalto nella rappresentazione di atti, azioni e soprattutto omissioni frutto di una errata macchina amministrativa.
Sono ormai due anni che il governo De Luca si è posto alla guida della città promettendo la realizzazione di iniziative amministrative ed opere che avrebbero cambiato il paese.
Il tutto si è rilevato solo un bluff!
Basti pensare alla sbandierata promessa elettorale circa la realizzazione del PUC in cento giorni, uno dei tanti impegni ancora inevasi!
La soluzione del problema, secondo chi ci governa, è stata individuata nella revoca degli incarichi ai precedenti e locali professionisti che avevano già in parte realizzato il lavoro, l’impiego di altre risorse economiche in favore di nuovi professionisti, che comunque, allo stato non hanno prodotto il tanto annunciato piano.
Il tutto si traduce in uno sperpero di denaro pubblico ed in una mortificazione per seri professionisti che con dignità ed amore per il paese in cui vivono avevano già in gran parte redatto il progetto di piano.
La latitanza dell’amministrazione è poi tangibile circa problematiche che stanno soffocando, economicamente e socialmente operatori economici locali e cittadini, i quali ormai esausti dell’immobilismo di chi ci governa hanno o stanno abbandonando la città.
La continua chiusura di attività commerciali è una sempre più consolidata realtà che non è controbilanciata dall’avvio di nuove iniziative economiche.
Dalla crisi del commercio al minuto derivano altri effetti negativi, nello specifico: crollo del mercato locatizio e meno affari per gli agenti immobiliari; mancati introiti per i locatori; diminuzione del lavoro per i professionisti impiegati nel campo legale, contabile e tecnico che normalmente sono investiti da imprenditori che intendono avviare una nuova attività; diminuzione di ogni tipo di entrata per il comune.
Tale situazione non può essere ancora ignorata!
Bisogna intervenire immediatamente attraverso la diminuzione delle imposte locali, tra tutte la TARI, e contestualmente incentivare, tramite un programma di esenzione o almeno riduzione al 50% della pressione fiscale locale, nuovi operatori che intendono investire sul territorio.
Allo stesso modo nulla si è fatto, dopo che è stata scongiurata una gestione privata della cosa pubblica, in merito alla vivibilità e fruibilità della Villa Comunale che ad oggi si presenta in totale abbandono.
Una gestione seria dei beni immobili di proprietà del Comune, argomento su cui pure lo scrivente si è sempre battuto nell’assise consiliare, se realizzata, porterebbe benefici alle casse comunali in termini di risparmio di denaro pubblico che di introiti da parte di terzi.
La gestione del servizio idrico e fognario da parte della società Acquedotti scpa, soggetto che ancora oggi, nonostante ripetute segnalazioni, alcune delle quali fatte anche pubblicamente, non ha provveduto alla pulizia di tutte le caditoie sparse sul territorio comunale.
Assoluta latitanza, infine, nella gestione della problematiche relativa alla pubblica affissione, settore che non trova organizzazione da parte di personale dedito a garantire il servizio e riscuotere i relativi introiti economici.
L’attività posta in essere dalla Sogert S.p.A., che ancora oggi esegue pignoramenti a danno di cittadini che a stento riescono ad arrivare a fine mese, era un altro “cavallo di battaglia” del De Luca durante la campagna elettorale, ma la prova che erano solo bugie è oggi lampante.
Le continue segnalazioni, inoltrate da cittadini e consiglieri, inerenti irregolarità nella distribuzione degli stalli dediti alla sosta a pagamento, altro problema che non trova una soluzione definitiva e soprattutto consona al rispetto del codice della strada.
Tutto questo accade mentre, in barba alla spending review, si pensa solo a dispensare incarichi a professionisti, generosamente pagati con i soldi dei qualianesi, che il più delle volte oltre a non essere di questa terra non si dimostrano all’altezza del compito tanto da non comprende la necessità di tale designazione se non nell’ottica di un nepotismo clientelare da prima repubblica.
Infatti, solo pochi giorni fa, alla Qualiano Multiservizi S.p.A., società di proprietà del Comune di Qualiano, si è proceduto a nominare l’addetto stampa, individuando tale soggetto in quello che già svolge il medesimo incarico nell’interesse dell’Ente.
Ci sarebbe ancora tanto da dire, ma lascio ai lettori il giudizio su quanto sino ad ora evidenziato.
Avv. Giulio Cacciapuoti (capogruppo di Forza Italia)


