Mentre l’Italia accoglie gli immigrati in cooperative e strutture turistiche, l’Ungheria ha deciso di alzare un “muro anti immigrati”. Il Parlamento ungherese ha dato il via libera all’iniziativa, giudicata a dir poco “controversa”, al termine di un lungo dibattito politico. Il voto favorevole è arrivato sia da esponenti di maggioranza che di opposizione, tra cui i rappresentanti degli estremisti nazionalisti di Jobbik. Il muro, che in realtà dovrebbe essere una recinzione alta 4 metri e lunga quasi 200 chilometri, sarà costruito al confine con la Serbia, dove si registra il maggior numero di accessi. Si tratta di un provvedimento fortemente voluto da governo ungherese per arginare il fenomeno record che ha visto una moltitudine di migranti e rifugiati entrare nel Paese: secondo fonti governative, si tratterebbe di 67mila immigrati.
Ieri il sindaco di Giugliano Antonio Poziello, ha annunciato via Facebook, di aver chiesto un incontro con il Prefetto di Napoli, per mettere fine al fenomeno anche a Giugliano: «E’ impensabile che le nostre strutture turistiche debbano ospitare gli extracomunitari – ha tuonato sul web – una cosa è la solidarietà, un’altra è la formazione di ghetti». L’annuncio del primo cittadino Giuglianese ha sollevato un vespaio di polemiche: da una parte una buona dose di cittadini favorevoli, dall’altra coloro che accusano il sindaco della terza città della Campania di essere “razzista”.
