Sant’Antimo. Parte l’iniziativa referendaria: quattro quesiti su cui i cittadini saranno chiamati a rispondere

I cittadini sono chiamati alle urne per rispondere a quattro quesiti referendari, promossi dall’Associazione Agorà e dal gruppo “Sant’Antimo in movimento”, argomenti già affrontati in sede politica che i promotori del referendum, hanno deciso di chiedere agli abitanti del posto cosa ne pensano. Si tratta della possibilità di privatizzare i servizi cimiteriali, del ripristino del trasporto pubblico urbano, dell’acquisizione al patrimonio comunale del Bosco di Capezzo e infine la possibilità di costruire parcheggi sotterranei a pagamento in alcuni punti del paese. L’annuncio ha suscitato già qualche polemica, in particolare tra l’associazione Agorà e il Movimento 5 stelle locale che accusa i primi di non aver rispettato l’accordo di attendere il fine settimana e di coinvolgere anche il M5S locale. Sulla vicenda si è registrato un botta e risposta tra gli organizzatori del referendum e i grillini, quest’ultimi infatti hanno definito gli esponenti dell’associazione Agorà “furbetti”. La replica però, non si è fatta attendere: «Non c’era nessun accordo».