Tutto come previsto dunque. I dissidenti hanno disertato l’assise sul “riaccertamento dei residui attivi e passivi” e l’opposizione, dopo aver constatato che la maggioranza non aveva i numeri per votare l’importante punto all’ordine del giorno, ha preferito lasciare l’aula subito dopo l’appello. Presente in aula anche Angela Di Guida che non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione (assenti invece: Eduardo Pellecchia, Salvatore Ricciardiello, Giorgio Sansone, Marco Tagliaferri e Lino Catuogno). E’ stato Bertini a prendere la parola subito dopo la chiamata dei consiglieri: «Prendiamo atto che la maggioranza non ha i numeri per mandare avanti il consiglio comunale di oggi – ha detto l’ex sindaco – lasciamo l’aula. Avremmo potuto mandare avanti la discussione perchè abbiamo argomenti seri e imporanti, ma ci è sembrato di scarso rispetto nei confronti del consiglio comunale farli emergere e far terminare la seduta. Mettiamo in evidenza l’ennesima defaillance di questa amministrazione che non riesce a vanire in consiglio senza pagare pegno sul piano della dignità e della serietà. Non avete più le capacità di governare, lasci la possibilità alla città di scegliere un sindaco che sappia svolgere il ruolo».
Il sindaco della città Angelo Liccardo: «Prendo atto della decisione dell’opposizione. Oggi in assise si discuteva di una tematica che riguarda la collettività e quindi d’interesse sia per la maggioranza che per l’opposizione. Il disavanzo è stato prodotto negli ultimi 20 anni – ha proseguito il primo cittadino – proprio da questa opposizione. Il risanamento è un dovere dell’intero consiglio comunale a prescindere dai vari gruppi politici».
Sulla questione è intervenuto il consigliere di maggioranza Castrese Alfiero: «Pesa l’assenza dei colleghi di maggioranza. C’è qualcuno che interpreta il proprio ruolo in maniera distorta» commentando le assenze dei “diguidiani” (tranne Angela Di Guida) e degli altri tre consiglieri di maggioranza insoddisfatti.
Ora si attende il consiglio comunale di lunedì (la seconda convocazione) dove potrebbero esserci ulteriori colpi di scena: se di nuovo verrà registrata la mancanza del numero legale, l’Ente avrà venti giorni di tempo per approvare il punto all’ordine del giorno sul “riaccertamento dei residui attivi e passivi”, tema propedeutico all’approvazione del Bilancio. Il rischio è che arrivi un commissario e che l’amministrazione si sciolga definitivamente.
Secondo le indiscrezioni, l’accordo tra il sindaco Liccardo e i sei dissidenti, sarebbe già stato trovato. La nuova giunta sarebbe già pronta, ma è ancora scontro sul metodo. Da un lato infatti, i dissidenti chiedono l’azzeramento e poi le nuove nomine, con tanto di comunicazione ai giornali e alla stampa. Dall’altro lato il sindaco Liccardo e i suoi fedelissimi, spingono per un semplice “rimpasto” con innesti ad hoc e senza tanto clamore. Il weekend che sta per arrivare potrebbe essere determinate. Se l’accordo definitivo dovesse arrivare tra sabato e domenica, lunedì in assise la maggioranza si presenterà compatta e i “riaccertamento” passerà senza ulteriori scossoni; così come il bilancio che entro la fine di luglio dovrà essere perentoriamente approvato, così Liccardo potrà andare avanti sereno, fino alla prossima “lite”.


