Strana, anzi stranissima la situazione di Higuan e Callejon in seno al nuovo Napoli di Sarri. Infatti, mentre i tifosi gioiscono ad ogni attacco, rispedito prontamente al mittente da De Laurentiis delle big d’Europa per i due, resta comunque una forte volonta’ di cambiare aria sia per l’ex canterano del Real Madrid, che per il centravanti dell’ Argentina. Per quanto riguarda Callejon ieri e’ ufficialmente calato il sipario sulla trattativa con l’Atletico Madrid ch ha virato sul giovane belga del Monaco, Ferreira Carrasco, stellina della nouvelle vogue del calcio vallone-fiammingo, ch sta tanto impressionando in vista dei prossimi Campionati Europei. A far saltare il banco (e le speranze del centrocampista offensivo azzurro…) la valutazione data al numero sette dal patron azzurro, ovvero almeno 20-25 milioni di euro, cosa che portat la squadra di Diego Simeone a cambiare obiettivo ricevendo uno sconto dal club monegasco, che il Napoli non ha voluto concedere. Come continuare a mantenere in squadra un calciatore che in piu’ occasioni voleva partire con le ultime finestre di mercato? Alla fin della stagione 2013-14 fu solo grazie a Benitez, che si riusci’ a tenere Callejon in squadra, visto che dopo il boom di quel campionato era ambitissimo dal Chelsea. Stessa situazion a gennaio quando emerse palese la volonta’ di andare via, dopo un inizio di campionato fallimentare per l’esterno azzurro, che pero’ vide Mourinho preferirgli Cuadrado della Fiorentina. Il mercato e’ ancora lungo e trattenere chi vuole andare via sembra una politica poco accorta, per giocare una stagione che dovrebbe far dimenticare quella appena finita.
Gonzalo Higuain invece, dopo l’ennesimo rigore importante della stagione sparato alle stelle in finale d Copa America, viene anche lui ritenuto incedibile con una clausola rescissoria di 94 milioni, dalla quale ADL non intende scendere. Forte l’interessamento dell’Arsenal che in questa folle estate dai prezzi di mercato fantasmagorici, ha offerto ben 60 milioni per mister 100 gol nel Real Madrid. Anche per il Pipita e’ emersa subito la smania di partire da Napoli dopo la sanguinosa eliminazione nei preliminari di Champions a Bilbao, continuata con un comportamento irritante con i compagni ed in campo per tutta la stagione,impreziosita da alcuni momenti di classe cristallina, senza pero’ una continuita’ di rendimento che avrebbe fatto svoltare la disastrosa stagione degli azzurri.
Un’altra forte motivazione per la loro cessione e’ il peso degli ingaggi con l’argentino che con i suoi 6 milioni annui era il piu’ pagato della serie A e che dopo il “bagno di sangue” economico della gestione Benitez, con i mancati introiti di due partecipazioni Champions sfumati, richiederanno un ridimensionamento forzato del monte ingaggi. Vedremo come andra’, ma quanto conviene forzare chi vuole andare via e pregiudicare il lavoro di Sarri, per allestire una formazione base dalla quale poi potrebbero essere estirpati dei ruoli chiave? Si arrivera’ a fine mercato come al solito senza poter programmare i cambi dovuti, ma prendendo quel che resta? I soliti dubbi, che seguendo le gesta di De Laurentiis, accompagnano sempre i tifosi azzurri.


