Sono passati i 90 giorni dall’accordo tra i mastrantuoniani e la maggioranza, al termine di un lungo braccio di ferro, dove l’amministrazione ha perfino rischiato di andare a casa con un anno di anticipo. Ma che fine hanno fatto i punti alla base della ritrovata intesta? Francesco Mastrantuono, ex candidato a sindaco e leader di “Napoli Nord” corrente interna al PD locale, pose sul tavolo alcuni importanti provvedimenti, che si sarebbero dovuti attuare nell’arco di tre mesi, pena: il ritorno alla crisi. Oggi l’opposizione cavalca quell’accordo per richiamare Mastrantuono e suoi fedelissimi, a quegli impegni presi già oltre 100 giorni fa: «Che fine ha fatto l’impegno di aprire il Palazzo Baronale?» Chiedono i consiglieri di minoranza Rocco Ciccarelli, Domenico Palladino, Tobia Tirozzi, Giuseppe Coscione e Francesco Maisto, «e il piano della sosta a pagamento, la Videosorveglianza e l’apertura seconda isola ecologica? Nessuno obiettivo è stato raggiunto – precisano gli esponenti dell’opposizione – l’alleanza strategica non ha portato i suoi frutti – proseguono – il sindaco Gaudieri, ancora una volta, prende in giro la cittadinanza facendo una “finta pace” per continuare la sua amministrazione fallimentare. Oggi – aggiungono i 5 esponenti della minoranza – siamo noi a raccontarlo perché i risultati non sono arrivati. Si sono assicurati solo le poltrone e gli stipendi per il sindaco e gli assessori Mario Molino e Teresa Di Marino». L’accordo tra Mastrantuono e il primo cittadino, venne sancito all’inizio di aprile, dopo un’estenuante mediazione del Partito Democratico, ad opera del consigliere comunale Giuseppe Santopaolo, che riuscì a portare le parti ad un tavolo e a giungere ad un’intesa che avrebbe dovuto dare i suoi frutti già all’inizio di luglio. Provvedimenti ufficiali sui temi alla base dell’accordo, non sono stati ancora presi e, almeno sulla carta, gli argomenti sono ancora ben lontani da essere considerati come “realizzati” o “giunti in porto”. La palla ora passa a Mastrantuono e al suo gruppo, formato dagli assessori Molino e Di Marino e dai consiglieri Cimmino e dallo stesso ex candidato a sindaco, che l’opposizione non esita a definire «Armata Brancaleone» e poi aggiunge «Siete come sempre “facce conosciute”».
Villaricca. L’opposizione torna all’attacco: «Che fine hanno fatto i punti dell’accordo tra Mastrantuono e il sindaco?»
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