Un blitz contro camorristi, imprenditori e politici, legati gli uni agli altri da un pericoloso legame. Nel mirino i lavori per la rete idrica casertana e finanziamenti illeciti ai partiti. Tredici le ordinanze di custodia cautelare e c’è anche una richiesta di arresto nei confronti del deputato Fi-Pdl, Carlo Sarro, 55 anni. E’ stata inviata alla Camera dei deputati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. L’accusa ipotizzata nei confronti del parlamentare è di corruzione aggravata dall’avere agevolato un’organizzazione camorristica.
Leggi il lancio di InterNapoli.it
L’inchiesta è coordinata dal pool anticamorra guidato dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli e dai Pm Maurizio Giordano, Catello Maresca, Cesare Sirignano e dall’attuale consigliere CSM Antonello Ardituro.
Gli arrestati: Oltre a imprenditori e funzionari pubblici, nella misura cautelare firmata dal giudice Pilla ci sono anche nomi di politici e amministratori: oltre Sarro, ci sono anche l’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, l’ex consigliere regionale Angelo Polverino, entrambi eletti con il Pdl, e l’ex parlamentare dell’Udeur Tommaso Barbato, candidato non eletto alle ultime elezioni regionali nella lista ‘Campania Libera’ in appoggio a Vincenzo De Luca.
Tommaso Barbato. Barbato fu protagonista, a Palazzo Madama, dello sputo al collega Nuccio Cusumano. All’annuncio di Cusumano di votare la fiducia a Prodi contro l’indicazione del gruppo Udeur, il capogruppo Barbato prima gli fece le corna, poi gridò “traditore”, “pezzo di m…”, e dopo essersi lanciato verso di lui gli sputò contro per superare il muro dei senatori che lo avevano bloccato. Per Barbato l’accusa è di associazione per delinquere avendo, secondo i pm, svolto un ruolo favorendo imprenditori del calibro di Luciano Licenza, Giuseppe Fontana, Francesco Martino, Vincenzo Pellegrino e Bartolomeo Piccolo offrendo loro appalti in regime di somma urgenza.
Carlo Sarro: avvocato amministrativista di Piedimonte Matese (Caserta), è alla sua seconda legislatura ed è attualmente vicepresidente della commissione giustizia di montecitorio, oltre che membro della commissione antimafia.. Sarro, tra l’altro, era anche commissario del consorzio Ato 3, che gestisce dal punto di vista amministrativo il ciclo delle acque nella zona vesuviano – sarnese. E’ accusato di turbativa d’asta aggravata, per una gara di appalto nell’area sarnese-vesuviana, per aver agevolato il clan Zagaria e aver favorito un’impresa di Lorenzo Piccolo.
Pio Del Gaudio: avrebbe ricevuto un finanziamento illecito di circa 20mila euro, da parte di Giuseppe Fontana, imprenditore colluso col clan dei casalesi, per la campagna elettorale relativa alle elezioni per diventare sindaco di Caserta nelle elezioni del 2011, poi vinte. In cambio Fontana avrebbe ottenuto la promessa di appalti.
Angelo Polverino: già coinvolto in numerose inchieste sui condizionamenti camorristici nella sanità casertana, avrebbe ricevuto dall’imprenditore edile Giuseppe Fontana, anch’egli arrestato stamani, 30mila euro per le Regionali del 2010 (fu poi eletto).
fonte: Repubblica.it


