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SALTA IL CONSIGLIO CONTRO LA DISCARICA, E’ POLEMICA
Giugliano, il sindaco: «Assenze personali, non politiche»

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GIUGLIANO. Si sarebbe dovuto discutere di salute del territorio e lanciare, aderendo al corteo di venerdì 18 contro l’ampliamento della discarica Settecainate, un segnale forte in opposizione all’arrivo di altri rifiuti a Giugliano; ma la seduta di Consiglio comunale, monotematica e convocata ad hoc con urgenza, è andata deserta in barba alle aspettative dei cittadini. Così ieri mattina chi contava sul sostegno dei politici per dare forza alla battaglia ambientalista, se ne è tornato a casa deluso ed arrabbiato. Dei 30 consiglieri comunali hanno risposto all’appello soltanto in 15, sindaco compreso. Il forfait ha riguardato il centrosinistra, mentre l’opposizione è rimasta fuori dai banchi per non garantire il numero legale. Senza quella di Giugliano è stato mancato l’obiettivo di una delibera per ognuno dei tre consigli comunali convocati per ieri. Per Giugliano, Villaricca e Qualiano, terra di percentuali altissime e sospette di morti per tumore e di mega immondezzai, legali e non, avrebbe rappresentato un passo importante per andare verso la bonifica. Insomma, un’occasione persa per svoltare pagina sui record negativi di una delle aree più avvelenate d’Italia, secondo il rapporto annuale di Legambiente sull’Ecomafia. Invece, ieri il coordinamento Uniti per l’ambiente ha dovuto registrare un nulla di fatto. Tra maggioranza ed opposizione, invece, si consuma il solito scambio di accuse. «L’unico gruppo compatto era il nostro – dice Nicola D’Alterio, Udeur – ma anche l’opposizione dovrà spiegare perché c’era e non ha risposto all’appello». Dal centrodestra rilanciano. «La maggioranza diserta l’aula perché il sindaco non asseconda le loro richieste – dice Francesco Mallardo, Nuovo Psi – Questa è l’ennesima dimostrazione che la crisi non è risolta». «In discussione non c’era la nostra adesione, già data alle riunioni con le associazioni», aggiunge Pietro Ciccarelli, Fi. La litigiosità interna sarebbe amplificata dalla corsa per la poltrona di assessore e la designazione per le regionali. «Bisognava dare un segnale forte di adesione al corteo del 18 – dice amareggiato il sindaco Francesco Taglialatela – Le assenze del centrosinistra sono legate a fattori personali e non politici. Ma se così non fosse, l’aver disertato l’aula sarebbe la prova che anche la giunta politica, richiesta a gran voce dai partiti, è inefficace per sanare i problemi interni e, soprattutto, risolvere quelli della città. Su questo bisogna cominciare a riflettere subito». Beghe interne o no, l’amministrazione sfilerà comunque. I tempi per riconvocare il consiglio sono risicati e non si può rischiare un nuovo flop. La richiesta è stata protocollata da 6 del centrosinistra, tra cui tre assenti, venerdì scorso al limite dell’orario di chiusura dell’ufficio di protocollo.


TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 11 FEBBRAIO 2005

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