L’operazione, che vede impegnati oltre 200 uomini della Direzione Investigativa Antimafia e prende spunto dalle precedenti «Sud pontino» e «Store» ha posto in atto una serie di arresti per fermare la rete di estorsioni e controllo violento, operata dai «clan» Casalesi e Mallardo con quelli appartenenti a Cosa nostra catanese, negli approvvigionamenti di prodotti ortofrutticoli e nell’imposizione dei connessi servizi di trasporto da e per i maggiori mercati del centro e del sud Italia. Al centro delle indagini i mercati ortofrutticoli di Fondi in provincia di Latina e quello di Giugliano, dove i due clan la fanno da padrone nella movimentazione delle merci. Disposti sequestri a dieci società di trasporti e a beni per un totale di 100 milioni di euro.
Pochi giorni fa la gambizzazione tra le banchine del mercato ortofrutticolo di Giugliano di Domenico Panico, trasportatore vicino al clan Mallardo, aveva già cominciato a scoperchiare il giro di malaffare che da sempre pone sotto il giogo mafioso la struttura di via Santa Maria a Cubito, con possibili lotte interne ai clan per il controllo delle attività legate al commercio di ortofrutta.
Nonostante il giro di vite del 2010, che aveva portato all’arresto di molti affiliati delle due compagini camorristiche, il controllo dei clan non si è fermato, ma sembra essersi piano piano ricostruito attorno ad altre figure secondarie riconducibili sia ai Mallardo che ai Casalesi.
Questi gli arrestati nell’ambito dell’operazione congiunta tra DIA e forze dell’ordine locali:
Custodia cautelare in carcere per:
Capasso Sossio
D’altero Agostino
D’altero Salvatore
Mallardo Gregorio Raffaele
Palma Raffaele
Picardi Antonio
Picardi Patrizio
Terracina Luigi
Arresti domiciliari invece per:
Antignano Ignazio
Antignano Nicola
D’Alessandro Salvatore
Frondoso Libero
Milione Angelo
Militato Francesco
Oliviero Gianluca
Pragliola Giovanni
Pragliola Giuseppe
Veneruso Nunzio