NAPOLI. È visibilmente soddisfatto,Italo Bocchino, al termine
del confronto con gli altri candidati alla presidenza della Regione, in particolare il governatore uscente Antonio Bassolino. «Bassolino – dice il candidato della CdL – il confronto non l’avrebbe voluto fare. L’ha dovuto fare perché io l’avevo annunciato e lui non ha potuto tirarsi indietro. Comunque, mi sembra che sia emerso in maniera evidente che Bassolino
rappresenta ormai il passato
ed io un percorso futuro. Sia chiaro,
non ho la sfera di cristallo per prevedere
l’esito delle elezioni ma se
penso alla politica tra dieci anni non
credo ad un Bassolino ancora sul
ponte di comando». E dal dibattito
emergono spunti interessanti.
LA SPESA DEI FONDI EUROPEI.
Bocchino critica l’utilizzo dei
fondi Por da parte della Regione. «I
fondi strutturali sono stati spesi con
finanziamenti a pioggia – dice il deputato
di An – senza dare una missione
all’ente. E così oggi i disoccupati
sono 318 mila, il 20,2% contro la
media nazionale dell’8,7%. I giovani
senza lavoro in Campania sono il 60%
mentre in Italia sono il 27%. E ancora,
le donne disoccupate sono il 30%
e in Italia l’11%. Per i rifiuti spendiamo
1 miliardo di vecchie lire al
giorno e siamo sotto l’immondizia. La
raccolta differenziata è all’8%contro
il 21,5% della media italiana. L’incidenza
dei tumori per l’inquinamento
ambientale è di 21 abitanti colpiti
su 10 mila con un aumento della
media più del doppio rispetto a quella
nazionale. Le famiglie sotto la soglia
della povertà in Campania sono
il 22% rispetto alla media nazionale
dell’11%. E le coste non balneabili sono
il 17% rispetto al 4% dell’Italia. Infine,
il Pil della Campania è il 65% di
quello nazionale».
LA METROPOLITANA REGIONALE.
Bocchino contesta anche l’esaltazione
fatta da Bassolino dell’attivismo
della Regione sotto il profilo
infrastrutturale. «La metropolitana
regionale – afferma rivolgendosi al
Governatore – non l’hai pensata tu,
caro Antonio. È stata finanziata in
buona parte dal Governo mentre la
Regione ha proceduto ad affidare
quattro miliardi di euro di lavori a
trattativa privata senza una straccio
di gara. Almeno se ne fosse fatta
una…».
LA SANITÀ. Il parlamentare della
CdL punta il dito contro gli sprechi
della Sanità che ha «ben ottomila
miliardi di vecchie lire di debiti e
il 25 per cento di malati di tumore
che vanno a farsi curare all’estero.
Manca una guardia medica pediatrica.
E sono state fatte scelte clientelari
delle quali lo stesso Bassolino
è rimasto probabilmente vittima».
L’EMERGENZA RIFIUTI. Altro
punto di critica è quelle relativo alle
politiche dell’ambiente: «In questi
anni è stata favorita la logica dell’arricchimento
delle discariche, non
è stata fatta bene la raccolta differenziata
e non sono stati costruiti i
termovalorizzatori».
IL REDDITO DI CITTADINANZA.
Bocchino definisce un «flop. Sono
state presentate 160mila domande
e solo 20mila saranno finanziate,
per cui il 92 per cento dei richiedenti
resterà a bocca
asciutta. E 340
euro al mese sono
solo un’elemosina
».
LO STATUTO.
Il parlamentare
si dice d’accordo
con Bassolino «quando dice che dobbiamo
darci delle regole. Servono
uno Statuto moderno, che contempli
anche le prerogative dell’opposizione,
una legge elettorale adeguata e
la modifica del regolamento del
consiglio regionale».
DE MITA E MASTELLA. Anche i
rapporti politici entrano nella discussione.
A giudizio di Bocchino
«Bassolino non ha operato perché
dentro la coalizione ci sono contraddizioni,
dai No global che mi minacciano
con la stella a cinque punte
e che votano Bassolino a De Mita
e Mastella che si turano il naso e votano
per il centrosinistra».
LE PRIORITÀ E L’APPELLO AI
GIOVANI. Secondo Bocchino un
cambiamento e necessario e «Ricchezza,
sviluppo e occupazione vera»
sono le priorità per la rinascita della
Campania. Secondo Bocchino per
il quale «bisogna aiutare le ragazze
madri, le giovani coppie per l’acquisto
della prima casa. Inoltre, va fatta
una vera formazione professionale,
non quella che è stata fatta finora
buttando via un milione e 280mila
euro per un corso per veline e solo
80mila per l’istituto di Nisida. Voglio
fare quello che Bassolino non ha
fatto nonostante le buone intenzioni.
Antonio ha avuto un enorme potere
per dodici anni ma in Campania
non si sono visti miglioramenti. Mi
appello ai giovani, perché sono giovane
anche io e ho le carte in regola
per parlare a queste generazioni, e
alle donne che hanno una sensibilità
particolare per capire la validità della
mia candidatura».
MARIO PEPE – IL ROMA 18 MARZO 2005

