DISSESTO IDROGEOLOGICO, ARRIVA UNA TASK-FORCE
Marano-Quarto: dalla Prefettura un pool di tecnici

MARANO. «Dopo i nostri numerosi solleciti, finalmente il Comune di Quarto ha ottenuto la creazione di un gruppo congiunto tra i vari Enti interessati che dovrà intervenire nei casi più urgenti e monitorare lo stato di salute delle colline circostanti la piana quartese, lottando contro il fenomeno del dissesto idrogeologico. Il nostro obiettivo è difendere il territorio». Questo l’entusiastico commento del sindaco quartese Pasquale Salatiello alla notizia dell’accordo raggiunto questa mattina in Prefettura e riguardante il varo della task-force che sarà costituita dai tecnici dei Comuni di Quarto e Marano e della quale faranno parte anche il geologo Esposito del settore Difesa suolo della Regione Campania, il geom. Ciavolino del Genio Civile, l’ing. Martone del Commissariato Straordinario di Governo per l’emergenza idrogeologica, il geologo Ardolino del settore Tutela Acque della Provincia di Napoli, l’ing. Sarno della Difesa Suolo della Provincia ed i rappresentanti di Protezione civile ed Autorità di Bacino area nord-occidentale. «A dimostrazione che vogliamo risolvere in maniera radicale e completa questo annoso problema, ho chiesto a tutti i membri del neocostituito gruppo di lavoro di avviare i sopralluoghi tecnici – continua Salatiello – Il prossimo 6 aprile saremo tutti sulle colline tra Quarto e Marano per accertare innanzitutto gli interventi di messa in sicurezza urgenti da compiere immediatamente». In piena sintonia con il sindaco quartese il suo collega di Marano, Mauro Bertini. «Come Salatiello anche io sono impegnato da tempo nella difesa del territorio collinare – dice Bertini – Del resto, con l’avvio dei lavori alla rete fognaria della zona di Torre Caracciolo abbiamo avviato il piano contro l’erosione progressiva delle colline». Il sindaco quartese, inoltre, sottolinea che questo è solo il primo passo di un percorso lungo ma determinante per il futuro di Quarto. «Nessuno nasconde le difficoltà pratiche ed economiche che un intervento di questa portata assume – conclude Salatiello – Ma questo è il primo passo e direi che abbiamo cominciato con il piede giusto».