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lunedì, Maggio 13, 2024
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Marano. Convocazione del consiglio, sarà il Ministero degli Interni a pronunciarsi sulla modalità della procedura

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Sarà il Ministero degli Interni a pronunciarsi e a fare chiarezza sulle modalità della procedura di prosecuzione della discussione e votazione del consiglio comunale sulla sfiducia al sindaco Liccardo. È quanto sarebbe emerso da un incontro tenutosi oggi pomeriggio dal responsabile proposto della Prefettura con Vincenzo Marra. Il Presidente del Consiglio Comunale, dopo aver inviato una nota di riscontro alle osservazioni ricevute dalla Prefettura, e consegnategli durante il consiglio comunale del 5 Gennaio, si è direttamente recato oggi in Prefettura dove ha avuto un incontro con il responsabile preposto.

«Abbiamo ripercorso le fasi salienti dell’organizzazione della seduta partendo dalla mancata partecipazione alla conferenza, in particolare, dei capigruppo firmatari della mozione, per concertare la data del Consiglio sulla mozione di sfiducia al Sindaco – spiega Marra –. È stato ampiamente chiarito che la stessa è stata fissata nel rispetto di quanto previsto dall’art. 7 del regolamento di Consiglio tenendo conto del particolare periodo riferito alle festività natalizie e comunque entro il termine dei trenta giorni previsto dal Tuel, e cioè entro il 5 gennaio e l’eventuale differimento in seconda convocazione al giorno 12 gennaio – precisa ancora il Presidente del Consiglio – risulta coerente con le esigenze di celerità di discussione del particolare punto all’ordine del giorno, scongiurando l’ipotesi intesa ad evitare che l’argomento possa essere eccessivamente differito».

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«Abbiamo trovato piena convergenza sull’ipotesi di superamento dell’eventuale congruità del termine in quanto nella data del 05 gennaio 2016 il Consiglio Comunale si è regolarmente tenuto. Dichiarata aperta la seduta nell’orario previsto, è stato discusso ampiamente l’ordine del giorno. Non è stato votato – specifica Marra – soltanto perché i consiglieri Garofalo e Catuogno, anch’essi firmatari della mozione, si sono allontanati dall’aula facendo venir meno il numero legale».

Il Presidente del Consiglio Comunale ha fatto presente che la perentorietà di un termine non può essere acclarata se la sua inosservanza non prevede particolari sanzioni, come possono essere i provvedimenti sostitutivi, e/o sanzioni disciplinari o di tipo amministrativo. «Considerato che la fattispecie non trova altri precedenti, e dunque il termine previsto dalla norma è stato ampiamente rispettato, ho chiesto chiarimenti sulle modalità di prosecuzione della discussione e votazione e mi hanno assicurato che faranno pervenire il quesito direttamente al Ministero degli Interni, auspicando per le vie brevi una rapida soluzione», conclude Marra.

Insomma, Marano diventa un ‘caso unico’. Visto che il punto all’odg è stato discusso, ma non votato, e che sussiste un parere del Ministero circa l’impossibilità di discutere di una mozione di sfiducia ad un Sindaco oltre il limite previsto di 30 giorni, sarà lo stesso Ministero degli Interni su sollecitazione della Prefettura di Napoli a far chiarezza sul caso.

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