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BELLIAZZI SCRIVE A TAGLIALATELA: «FRANCESCO, RIPENSACI»
Giugliano, lettera del segretario Ds al sindaco dimissionario

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GIUGLIANO. «Questa classe politica, me compreso, non è in grado di portare Giugliano fuori dalle emergenze. Gli elettori devono prenderne coscienza ed essere consapevoli quando ritorneranno al voto, altrimenti in questa città non cambierà mai niente». Parola di Francesco Taglialatela, sindaco dimissionario, pronto a tornare a casa per non essere riuscito a realizzare il suo programma elettorale a causa del conflitto con la sua maggioranza, ma intenzionato a rilanciare il dibattito coi cittadini. «Abbiamo una sola alternativa: consentire al corpo elettorale di definire il quadro politico cittadino», dice. E per lunedì convoca un’assemblea pubblica. «Sapevo di essermi imbarcato in un’impresa difficile, ma ero convinto che, insieme con i partiti, sarei riuscito a concretizzare progetti condivisibili». Ma chi mette ostacoli l’amministrazione? «Mi auguro che non siano le lobby e gli interessi economici personali a governare questa crisi», dice buttando acqua sul fuoco accesso dall’interrogazione parlamentare del deputato Antonio Russo, che ha sollecitato una commissione governativa per fare luce sulle denunce di Taglialatela. Parla di «mediazione infinita», ma non fa la lista dei buoni e dei cattivi ma afferma: «In giunta non sono rappresentati i partiti nella loro interezza, c’è scollamento tra consiglieri e forze politiche». Beghe interne e scontri feroci sui concorsi, sulla nomina degli assessori politici, sugli incarichi. «Non si può lavorare con una macchina comunale obsoleta: 13 settori con tre dirigenti, 200 dipendenti contro i mille necessari». Forse un cambiamento di rotta dei partiti e una mobilitazione della società civile potrebbe fargli cambiare idea. Diversamente il 25 aprile si concluderà l’avventura amministrativa dell’architetto di 40 anni, eletto sindaco al primo turno a maggio 2003. E i partiti? Il segretario provinciale dei Ds chiede di ripensarci: «I Ds sono con te – scrive Diego Belliazzi – lavoriamo per suoerare la crisi. Lo sforzo generoso e costante che hai compiuto nel corso di questi due anni non può infrangersi contro il muro dei piccoli interessi particolari». Sostegno anche dalla Margherita. «Siamo pronti – dice Nello Palumbo, coordinatore cittadino – a risolvere la crisi». Non si recupera per l’Udeur. «Il sindaco è stato incapace di gestire i rapporti coi partiti – attacca Giulio Pezzella, coordinatore cittadino – condizionando le scelte degli assessori, senza nessun risultato». Critici da Rifondazione. «Non siamo noi ad aver ostacolato l’azione amministrativa e dimostrato di essere irresponsabili», dice il segretario cittadino Nello Pennacchio. Sarebbe la seconda amministrazione a cadere prima della scadenza naturale del mandato. «Nel 2002 ci dimettemmo dopo un anno – dice Pietro Ciccarelli di Forza Italia – ma il centrosinistra non è altrettanto responsabile». «Giugliano vive da troppo tempo un’agonia lenta – incalza Giovanni Pianese, consigliere regionale Udc – e dubito che possa uscire da questa fase di stagnazione».


TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 8 APRILE 2005

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