MUGNANO. Si insedierà martedì Daniele Palumbo, il sindaco di Mugnano eletto al primo turno con oltre il 62 per cento dei consensi. L’esponente della Margherita, già primo cittadino dal maggio 2001 al marzo 2004, ha trascinato al successo l’Unione di Prodi, quella che ha messo insieme l’Udeur con Rifondazione, Di Pietro con i Verdi, i Ds con lo Sdi. «Ha vinto la colazione della stabilità», dice il neo sindaco. Il primo a complimentarsi con Palumbo è stato il presidente della Provincia Dino Di Palma. «Auguri, Daniele, complimenti, buon lavoro». Mai così unito il centrosinistra. Un anno fa, infatti, l’amministrazione fu sciolta per le dimissioni anticipate di tredici consiglieri, tra cui cinque della maggioranza. «Ma stavolta sarà tutto diverso», assicurano i segretari cittadini. A rasserenare Palumbo ci sono i numeri: il Consiglio sarà composto da 20 esponenti della maggioranza e 9 dell’opposizione. Una superiorità schiacciante. La prima prova per il sindaco rieletto sarà il varo della giunta. L’esecutivo di dieci assessori, fa sapere il primo cittadino, sarà pronto «entro un paio di settimane». Alla Margherita, primo partito a Mugnano con il 17,2% dei consensi, dovrebbe spettare un solo assessorato, avendo già espresso il sindaco. Ai Ds (secondo partito col 16,3%) toccherebbe il vicesindaco (si fa il nome dell’ex assessore al Bilancio Giovanni Porcelli) e due assessorati. Due poltrone a testa spetterebbero anche ai Verdi e all’Udeur. Il partito di Clemente Mastella potrebbe anche esprimere il presidente del Consiglio comunale. Ma è anche probabile che la carica venga assegnata ad un esponente della Quercia: in questo caso ai Ds spetterebbe un solo assessorato. E una poltrona toccherà anche a Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Sdi: per gli ultimi due partiti circolano i nomi di Francesco Iacolare e Alberigo Romagnuolo.
IL MATTINO 8 APRILE 2005


