GIUGLIANO. ”Non si era mai visto che un direttore generale di una Asl agli arresti domiciliari non si dimettesse e che non si procedesse ad una sostituzione con un commissario ad acta. la giunta ed il suo presidente debbono intervenire”. Inizia con una richiesta ”politica ”, e cioe’ la sospensione dall’incarico di direttore generale della ASL 2 Pierluigi Cerato e la nomina di un commissario, la conferenza stampa del presidente della commissione di controllo dell’attivita’ della regione Campania Fulvio Martusciello (Fi), che si mostra dubbioso sul fatto che Cerato non sapesse delle anomalie registratesi nella sua azienda e che hanno hanno portato ad una serie di arresti.
Dubbi derivanti – secondo Martusciello – da una fitta corrispondenza tra la sua commissione e i direttori generale delle Asl campane e nella quale si chiedevano chiarimenti sulle varie convenzioni stipulate. ”Ebbene – osserva Martusciello – dalla documentazione esibita e relativa alle riposte della direzione della ASL incriminata non risulta che si faccia mai riferimento tra le convenzioni ‘anomale’ a quella di Bacoli che e’ appunto quella sotto inchiesta della magistratura”. ”Ci sono accenni – rileva Martusciello – a convenzioni con centri di Melito e Giugliano ma dalla ASL2 non viene mai indicato il centro di riabilitazione bacolese. Insomma esistono dei dubbi su quanto sostiene la difesa e cioe che non sapeva e non conosceva Per lo meno doveva approfondire meglio la situazione anche di fronte alle nostre ripetute richieste di verifica delle varie convenzioni stipulate”.
”Dal carteggio – ha detto Martusciello – emerge che Cerato o sapeva ed ha taciuto oppure che non gli e’ stato fornito un quadro esatto della situazione. Comunque noi ci auguriamo che esca indenne dalla vicenda giudiziaria perche’ vuol dire che i pazienti sono stati curati regolarmente nella riabilitazione ma non possiamo non denunciare il ‘soccorso rosso ‘ che si e’ registrato da autorevoli esponenti del centrosinistra nei confronti del direttore generale”.
”Cerato -conclude Martuscello- poteva sapere o non sapere ma il fatto e’ che se ne deve andare”.
MARTUSCIELLO (FI) ALL’ATTACCO: CERATO SI DIMETTA
Il consigliere regionale: il manager non poteva non sapere
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