GIUGLIANO. A Giugliano continua a tenere banco la discussione sul destino politico della città, scattata dopo le dimissioni del sindaco Taglialatela. Il dibattito si fa acceso sullo spettro di un eventuale commissariamento prefettizio, il secondo in 4 anni, il quale, temono a Giugliano, potrebbe arenare definitivamente i progetti per lo sviluppo della città. Un’ipotesi non ancora scongiurata e che potrebbe diventare realtà il 25 aprile, alla scadenza dei venti giorni utili per il ritiro delle dimissioni. La questione è già al tavolo del centrosinistra: domani mattina gli otto segretari della coalizione e il sindaco si incontrano nuovamente per trovare una sintesi. Dopo l’assemblea pubblica di mercoledì sera, occasione di dibattito unica e senza precedenti a Giugliano, ieri mattina sono comparsi centinaia di manifesti. Dall’associazione culturale Minerva, si esortano il sindaco e la coalizione «a rimuovere le cause che ne stanno determinando l’ingovernabilità. Solo così daranno dignità e credibilità alle istituzioni che essi sono stati delegati a rappresentare». Dall’associazione ambientalista «Giugliano per la vita», invece, il presidente Enzo Ciccarelli scrive: «La politica non ammette personalismi e non può annegare nei conflitti personali. Un punto d’accordo è possibile». In una nota intervengono anche i consiglieri Palumbo, Porcelli, Liccardo del gruppo Sinistra europea della circoscrizione Giugliano centro: «Con un’economia ed uno sviluppo da troppo tempo inattivo, adesso la città di Giugliano ha bisogno di ritrovare fiducia e serenità amministrativa, che di sicuro non può essere garantita dall’eventuale insediamento di un commissario prefettizio». Intanto non si placa la polemica con l’opposizione sull’opportunità dell’assemblea pubblica. «Con che faccia il sindaco e il centrosinistra – attacca Giovanni Niola, coordinatore cittadino Alleanza nazionale – si presentano alla città per discutere dopo aver fallito nel mandato ricevuto. Hanno dimostrato che oltre ad un buon sindaco, ci vuole anche un buon Consiglio comunale». Non ci sta il sindaco Taglialatela. «Chi vuole sminuire il momento di dibattito pubblico – ribatte il primo cittadino – non è democratico. Per me ha un grandissimo significato, ha arricchito la discussione, ed è l’unico modo per costruire un percorso condiviso». Ma cosa succederà domani? «Lo sforzo maggiore dei politici – continua Taglialatela – sarà quello di delineare con precisione la strategia di rilancio, indicando i tempi e i modi per affrontare le emergenze e risolverle». Resta da verificare se sono state individuati i veri ostacoli all’azione amministrativa. «Se il problema è la nomina dei dirigenti – incalza Nello Pennacchio, segretario cittadino di Rifondazione comunista, parito della coalizione che sostiene Taglialatela – allora stabiliamo i criteri e le caratteristiche di queste figure chiave, che devono essere prestigiose e competenti, come merita una città della dimensione e le peculiarità di Giugliano».
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 15 APRILE 2005
CRISI AL COMUNE, TAGLIALATELA INCONTRA I PARTITI
Giugliano: appelli e manifesti delle associazioni
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