GIUGLIANO. Dimissioni del sindaco di Giugliano: oggi la controproposta dei partiti per scongiurare lo scioglimento del Consiglio comunale. Gli animi sono accesi e l’accordo potrebbe stringersi solo intorno all’azzeramento della giunta e alla revisione delle modalità di selezione dei dirigenti per potenziare la macchina comunale. Due questioni difficili da risolvere, la cui discussione, ancora accesa in queste ore, lascia aperte tutte le ipotesi sul destino dell’amministrazione di centrosinistra che dal 25 aprile, ultimo giorno utile per il ripensamento di Taglialatela, rischia di lasciare il posto al commissario prefettizio. «Purtroppo a fronte di una necessità di accelerare i tempi – dice il sindaco Taglialatela – e prendere una posizione chiara e precisa continuano ad emergere delle nuove difficoltà. Ci continuiamo a confrontare nel tentativo di trovare insieme i presupposti per un nuovo governo». Dopo le richieste avanzate dal primo cittadino per mettere al lavoro i dirigenti attraverso il Formez, oggi i partiti, che ieri sera si sono riuniti senza il primo cittadino, proporranno la loro alternativa. «Il documento del sindaco non è politico: non tiene contro del ruolo dei partiti che – dice Nello Palumbo, coordinatore cittadino Margherita – non vanno demonizzati, ma coinvolti per verificare l’attuazione del programma». Ma su quali premesse si tenterà di ricucire lo strappo? I politici sottoporranno al sindaco un nuovo documento. In cima alle richieste fa capolino la questione della giunta politica, che ha tenuto banco dall’esordio di questa amministrazione. «La coalizione – dice Giulio Pezzella, coordinatore cittadino Udeur – deve trovare convergenza su una proposta di un nuovo governo, con un programma a medio tempo. La quadratura si deve trovare sul percorso, previo azzeramento della giunta e la ridistribuzione delle deleghe ai partiti, tenendo conto dei nuovi equilibri all’interno del Consiglio comunale». Delle otto forze della coalizione non sono rappresentate Italia dei valori, Udeur e Repubblicani. Intanto dopo Cgil e numerose associazioni culturali e ambientaliste, contro lo scioglimento intervengono anche Confesercenti e il sindacato dei balneari Fiba Campania che richiamano «sindaco e partiti a quel senso di responsabilità necessario per il bene della città per evitare che tutti i progetti in cantiere per lo sviluppo del litorale e della città si arenino nuovamente». Preoccupati per il futuro della fascia costiera e, soprattutto dei progetti per il disinquinamento marino, il cartello ambientalista «Costa dei sogni» che invita partiti e sindaco a «fare uno sforzo per trovare un accordo per non bloccare lo sviluppo turistico della città».
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 21 APRILE 2005
GIUGLIANO, I PARTITI CERCANO LA RICETTA ANTICRISI
Dimissioni del sindaco: oggi la controproposta anti scioglimento
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