GIUGLIANO. Maggioranza compatta in aula per discutere della crisi amministrativa di Giugliano. Ieri sera il centrosinistra ha dato prova di aver messo da parte le beghe interne che negli ultimi mesi hanno fatto saltare numerose sedute di Consiglio comunale: rispondendo all’appello, anche se al limite dell’ora di tolleranza, ha dato il via al dibattito sulle ragioni che hanno spinto il sindaco Francesco Taglialatela a rassegnare le dimissioni per poi ritirarle dopo due settimane di incontri con la coalizione che lo ha sostenuto nel maggio 2003. «Dopo mesi di immobilismo – afferma Taglialatela – siamo riusciti a trovare un accordo sulla ristrutturazione della macchina comunale e sulla costituzione di una società pubblica per l’igiene urbana. Punti programmatici sui quali stiamo già lavorando e che rappresentano una base sulla quale continuare a governare». La riappacificazione però non convince l’opposizione secondo la quale «resta ancora inspiegabile la denuncia dell’ingovernabilità contenuta nella lettera di dimissioni. «Il sindaco faccia i nomi di chi attenta alla trasparenza dei bandi e degli appalti», attacca il consigliere Luigi Guarino di FI. Accuse rivolte anche dal deputato Antonio Russo, il quale ha richiesto una commissione governativa. «Mi dispiace che alcuni passaggi della mia lettera siano oggetto di equivoci da parte di chi vuole strumentalizzare la crisi», chiarisce il sindaco.
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 4 MAGGIO 2005
