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giovedì, Aprile 25, 2024
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RACCOLTA DIFFERENZIATA: UN SEGNO DI CIVILTA’
Come e perchè evitare che il rifiuto diventi inutilizzabile

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NAPOLI. “La pubblica amministrazione deve organizzare sistemi adeguati di raccolta differenziata in modo da permettere al consumatore di conferire al servizio pubblico rifiuti di imballaggio selezionati dai rifiuti domestici e da altri tipi di rifiuti di imballaggi.” Art. 39. comma 1, D.L.22/97 meglio noto come Decreto Ronchi, ciò per attuare al meglio i principi di “riutilizzo, riciclaggio e recupero” del rifiuto.

Così come è definita risulta evidente che “l’attuazione” della raccolta differenziata è soggetta a dei costi, ma tali costi sono giustificati da tutta una serie di vantaggi. Si riduce la produzione di rifiuto e quindi si semplificano i processi di selezione dei rifiuti per produrre il C.D.R. oppure il compost, ma il vantaggio più sensibile per il cittadino è in passaggio dalla “tassa per i rifiuti” basata sui metri quadri dell’abitazione, alla “tariffa per i rifiuti”, basata sulla effettiva produzione di rifiuti.

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La raccolta differenziata è vista anche come una “evoluzione culturale” dei cittadini. Facciamo un esempio.

“Gennaro Esposito, cittadino modello, ogni mattina si alza presto per andare a lavoro, saluta amorevolmente la moglie, accompagna la figlioletta a scuola e trascorre la sua giornata tra impegni di lavoro e tempo libero. Ogni sera, tornato a casa, passa in rassegna i rifiuti e li separa a seconda della loro tipologia per poi trascorrere il resto del tempo con la famiglia. Tre volte a settimana deposita i sacchetti della raccolta differenziata nell’apposito sito di raccolta, alla fine dell’anno sarà ripagato perché risparmierà sulla “tariffa” dei rifiuti.

Gennaro Mezzarecchia, noto delinquente del quartiere, ogni mattina si alza per andare a fare una rapina, un furto o qualche aggressione, saluta con uno schiaffo la moglie, accompagna il figlio fuori al bar e trascorre la sua giornata tra una rapina e qualche regolamento di conti. Ogni sera, tornato nel proprio “vascio”, saluta con uno schiaffo la moglie, fa un rutto insieme al figlio e butta il sacchetto della spazzatura contro la porta di Gigino Mazzacorta che non sopporta perché…boh!Non lo sa perché…ma non lo sopporta. A fine anno…sarà condannato a sedici anni di carcere per furto con scasso.”

Come si evince, Gennaro Esposito, che ha un certo livello culturale e sociale opera la raccolta differenziata; Gennaro Mezzarecchia, che ha un livello culturale e sociale che rasenta il fondo, non opera la raccolta differenziata. Questo non toglie che il Mezzarecchia può essere condizionato positivamente dal Esposito, operare la raccolta differenziata, dare un bacio alla moglie e accompagnare il figlio a scuola.

La raccolta differenziata è pianificata dalle Province per legge definite A.T.O.(Ambiti Territoriali Ottimali) ma l’attuazione concreta è affidata ai comuni o ai consorzi di comuni. In ogni A.T.O. è fissato che almeno il 35 % dei rifiuti deve essere raccolto in maniera differenziata e siamo ancora lontani dal perseguire tale obbiettivo.
Ci sono tre sistemi di raccolta dei rifiuti differenziati: contenitori stradali, raccolta presso le utenze e piattaforme di raccolta.

Per il primo si hanno dei cassonetti stradali che permettono al cittadino di differenziare il rifiuto, devono essere facilmente riconoscibili. Ogni cassonetto può prevedere la raccolta di più tipologie di rifiuto, tipo vetro e plastica insieme, che poi vengono separati in appositi impianti di “riutilizzo”. Questa tipologia di raccolta è la più comoda per il cittadino perché non è soggetti a particolari orari. A seconda della tipologia del rifiuto si ha diversa disposizione dei cassonetti sul territorio.

Per la raccolta presso le utenze si prevede la distribuzione di sacchetti diversi per le diverse tipologie di rifiuto. I sacchetti sono “trasparenti” per verificare che il contenuto sia corretto. L’utente li trattiene in casa fino a quando non deve operare il conferimento con calendari precisi. Uno dei vantaggi principali è quello di non avere l’occupazione del suolo, perché il rifiuto è trattenuto in casa. Uno degli svantaggi è che l’utente può essere demotivato perché soggetto ad un calendario predefinito.

Il terzo ed ultimo sistema di raccolta è operato con le piattaforme che sono dei siti pubblici attrezzati. Il cittadino deve selezionare il rifiuto a casa e depositarlo presso le apposite aree attrezzate. E’ uno dei sistemi più scomodi per il cittadino anche se non è soggetto a particolari orari. In termini di qualità del rifiuto differenziato, questo è il sistema migliore perché il sacchetto deve essere accettato dal personale presente.
Questi tre sistemi riguardano i R.S.U. non pericolosi, per le pile, i farmaci scaduti e altri che costituiscono i R.U.P. (Rifiuti Urbani Pericolosi), si hanno soluzioni standard con contenitori disposti in zone dove è più probabile il loro conferimento. Per fare un esempio, i contenitori per i farmaci scaduti li metteremo fuori alle farmacie.

Questa analisi frettolosa e poco esaustiva della raccolta differenziata può essere completata mettendo in luce che un rifiuto diventa tale se non differenziato. La carta di per se non è un rifiuto perché può essere utilizzata per produrre altra carta, ma se non è differenziata ed è a contatto con la frazione organica diventa rifiuto: la carta macchiata di salsa non è più riciclabile. Ecco che operare la raccolta differenziata, anche se costa soldi, tempo e fatica è il modo migliore per avere una gestione ottimale dei rifiuti che una comunità basata sul consumo come la nostra produce.

Presto vedremo come operare il riutilizzo dei rifiuti.

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