venerdì, Luglio 18, 2025
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Napoli, agenti arrestati: rivolta in Questura

Napoli, 23:25

Hanno scatenato una rivolta nella Questura di Napoli le otto ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei due funzionari della questura di Napoli – il vicequestore Carlo Solimene e il commissario capo Fabio Ciccimarra – e di sei poliziotti per le presunte violenze contro alcuni dei fermati al “Global Forum” di Napoli il 17 marzo 2001. Quel giorno tra le forze dell’ordine e gli oltre 6mila no global che tentavano di sfondare in piazza Municipio il cordone della “zona rossa”, davanti a Palazzo reale – dove erano riuniti i delegati del Terzo Global Forum sull’e-government – ci fu una vera battaglia.

Doveva scattare domani e invece l’operazione, dopo che i carabinieri avevano provveduto a notificare i provvedimenti, è anticipata a stasera dalla squadra mobile, provocando la dura protesta dei colleghi degli arrestati.
Oltre 100 agenti hanno bloccato il trasferimento agli arresti domiciliari dei colleghi formando una catena umana intorno all’edificio.

Quanto all’accusa, la procura di Napoli in un comunicato firmato da Agostino Cordova ha specificato che: “Giovani che a seguito degli scontri con le forze dell’ordine, ovvero per ragioni indipendenti dalla manifestazione si erano recati presso ospedali cittadini per farsi medicare furono prelevati con la forza, condotti presso la caserma Raniero senza alcuna valida giustificazione e lì sottoposti a gravi forme di maltrattementi, ingiustificate perquisizioni personali e gratuite mortificazioni”. Tutto ciò si concretizza nei reati contestati ai poliziotti: sequestro di persona, violenza privata, lesioni personali. Le ordinanze di custodia emesse dal gip Isabella Iaselli, sarebbero giustificate dal pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione dei reati.

Tra gli arrestati c’è anche Fabio Ciccimarra, indagato per concorso in lesioni anche dalla procura di Genova nell’ambito dell’inchiesta sui fatti del G8, per l’irruzione notturna nella scuola Diaz-Pertini che si era conclusa con oltre 90 arrestati e una sessantina di feriti. Il poliziotto, infatti, la sera del 21 luglio, era al comando di un gruppo di poliziotti che fece irruzione nella scuola.

Intanto, stasera a Napoli, tra i poliziotti ed i loro sindacati esplode la rabbia. “Dipingono di rosso la questura, e noi dobbiamo restare rinchiusi dentro”, gridano con le lacrime agli occhi gli agenti, che prendono di mira anche fotografi e giornalisti. “Neanche un avviso di garanzia è stato inviato agli indagati – dice il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia Giovanni Aliquò – a tutte le forze politiche chiediamo fino a quando saremo costretti a subire per fatti accaduti in servizio di ordine pubblico”.(red)