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sabato, Aprile 20, 2024
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«QUARTO, NO A PARRUCCHIERI ED ESTETISTI FUORILEGGE»
5mila volantini del Comune contro gli acconciatori «a domicilio»

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QUARTO. Basta all’abusivismo di parrucchieri ed estetisti. Parte da Quarto la campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Cna, la Confederazione nazionale artigianato, contro l’abusivismo commerciale, soprattutto nel settore merceologico. Cinquemila volantini realizzati in collaborazione con il Comune verranno distribuiti nei prossimi giorni tra residenti e clienti. «Fermati un attimo e rifletti – dice il depliant – Sai cosa succede a chiamare un parrucchiere o un’estetista a casa tua? Diffondi l’illegalità e rischi la salute. Vale la pena di rischiare tutto questo per risparmiare pochi euro?». Imprese di Napoli e del Comune di Quarto intendono così «sensibilizzare alla lotta contro la piaga dell’abusivismo commerciale». «L’amministrazione – spiega il vicesindaco con delega alle Attività produttive Violante Carmine Scherillo – ha accolto con favore la proposta proveniente da tanti acconciatori locali. E questo perchè riteniamo giusto che vengano tutelati i lavoratori che operano secondo la legge, sia per quanto riguarda l’aspetto delle licenze di commercio e della lotta all’illegalità, sia per quanto attiene al rispetto dei requisiti minimi di igiene. Troppo spesso, infatti,
i clienti di parrucchieri, barbieri ed estetiste improvvisate, che si recano a domicilio, subiscono danni anche fisici. Inoltre – aggiunge – con i sindacati di categoria e con gli stessi operatori abbiamo messo a punto una serie di eventi per tutelare la categoria e garantire il rispetto della legge. A cominciare dalla distribuzione di materiale informativo in cui spieghiamo a quali rischi si va incontro quando ci si rivolge a parrucchieri o estetisti a domicilio». Nei volantini – predisposti assieme ad una trentina di operatori del settore, guidati da Ernesto Di Majo e da Paola Cascinelli della Cna di Napoli – si legge, tra l’altro, che «molti appartamenti non hanno tutte le necessarie apparecchiature per garantire la sicurezza nell’uso dell’elettricità ed un eventuale sovraccarico, dovuto ad un uso di phon o piastre, potrebbe tradursi in una scossa mortale per l’operatore che è in casa». Ma i rischi non si fermano qui. «C’è da sottolineare un particolare spesso sottovalutato – dice il sindaco Pasquale Salatiello – Sono in aumento in tutta Italia le malattie da contatto come l’epatite C, la scarlattina, la scabbia ed i funghi da contatto. E queste malattie si diffondono facilmente tramite l’uso di attrezzature da lavoro non sterilizzate, quali pettini, spazzole, aghi e lime».


UF – IL MATTINO 2 AGOSTO 2005

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