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venerdì, Aprile 19, 2024
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GOOGLE FERMA LA DIGITALIZZAZIONE DEI LIBRI ON LINE
Secondo alcune case editrici è stato violato il diritto d’autore

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INTERNAPOLI. Primo stop alla grande idea della libreria di Google, milioni di volumi digitalizzati e messi in rete a disposizione dei lettori.Il motore di ricerca più all’avanguardia del web è costretto a fermarsi. Per il diritto d’autore.

Il Google Print Library Project è un progetto ambizioso, che sfrutta le potenzialità della rete la fama del motore di ricerca e i libri, e qui cominciano i guai. L’idea era di rendere accessibili per i lettori all’indirizzo http://print.google.com, opere raccolte da le maggiori librerie del mondo, con le stesse modalità con cui avviene oggi la ricerca attraverso i motori sul web. Un’idea grandiosa che voleva – nelle intenzioni degli autori del progetto – rendere accessibile a tutti i milioni di volumi contenuti negli scaffali delle maggiori università amricane e non solo.


Il potente motore di ricerca, infatti, sulla base di accordi stipulati con quattro delle più ricche e famose biblioteche del mondo – quella dell’Università di Stanford, dell’Università del Michigan, dell’ Università di Harvard e quella pubblica di New York – aveva cominciato a digitalizzare alcuni dei libri raccolti, per i quali il diritto d’utore era scaduto.
I manager di Google prevedevano di mettersi in contatto con le case editrici per conoscere le loro intenzioni. Le case editrici avrebbero dovuto comunicare quali delle opere mettevano a disposizione di Google Print e quali invece escludevano dal progetto.
Per incoraggiare la collaborazione con gli editori Google garantiva che per le opere non digitalizzate sarebbero state create pagine singole descrittive con link e pubblicità per le case editrici e i rivenditori.
Google sta investendo 200 milioni di dollari nella creazione dell’archivio digitale.


Lo stop è arrivato dall’Associazione degli editori americani, i quali ritengono che l’operato di Goolge violi palesemente il diritto d’autore a cominciare dal primo passaggio. Perchè rivolgersi alle biblioteche che raccolgono e usano i libri invece che ai titolari del diritto d’autore? La rappresentante dell’Associazione Patricia Schroeder aggiunge: «Come può una casa editrice far sapere se è d’accordo o no con il progetto se non sa neppure quale delle sue opere sta per essere digitalizzata?» Anche se alcune opere per ora non potranno essere scaricate dal sito dagli utenti – sostiene la portavoce dell’Associazione degli editori – Google ha comunque violato il diritto d’autore riproducendo l’opera completa senza autorizzazione
A giugno l’associazione degli editori ha chiesto già da Google di interrompere il programma di digitalizazzionedei libri per almeno sei mesi in attesa di chiarire la questione sui diritti. Il progetto ora è fermo. I manager di Google sperano comunque di trovare un accord per poter rializzare un’idea che ritengono ambiziosa e insieme poficuo per tutte le parti coinvolte: il motore di ricerca, gli editori e i lettori


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