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mercoledì, Maggio 8, 2024
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«Basta, voglio morire!». Bambino di 11 anni trovato morto: i genitori erano tossico-dipendenti

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Gli inquirenti intendono far chiarezza sulla morte del bambino di 11 anni trovato in un canale a Maccarese, vicino a Roma. Ora ancor di più. Sembra infatti che il minore avesse minacciato di suicidarsi davanti agli assistenti sociali. “Non ce la faccio più – sembra avesse detto – i miei genitori si drogano”. Comunque la Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo.

Il primo atto degli inquirenti è stato quello di disporre l’autopsia sul bambino.
Gli accertamenti puntano ora stabilire le cause della caduta nel canale. Ovvero se sia stata accidentale, causata da agenti esterni o se la caduta è stata prodotta da un gesto volontario. Il bimbo, che frequentava la prima media nella scuola di Fregene, era seguito da assistenti sociali del comune costiero. Le indagini del commissariato di Fiumicino sono da ieri mirate alla raccolta delle testimonianze in ambito familiare, dalla nonna Maria ai genitori, passando per i riscontri sugli orari, nell’arco orario dalle 13.30 alle 15.30, e sugli ultimi presunti movimenti del bimbo.

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L’incidente è avvenuto ieri in viale di Campo Salino, davanti un asilo nido. Sul posto sono intervenuti subito polizia, vigili del fuoco e 118. Il bambino è stato inizialmente recuperato vivo, ma è morto poco dopo sul posto. La dinamica è ancora da chiarire, ma dalle prime ricostruzioni è emerso che era a ospite casa della nonna: dopo essere uscito a giocare con gli amici è caduto nel canale.

A trascinarlo fuori dall’acqua -Riferisce Tiscali Notizie- è stato un poliziotto del commissariato di Ostia libero dal servizio. Stava andando a riprendere il figlio a scuola, quando ha visto il corpo galleggiare nel canale di irrigazione in viale di Campo Salino, nella zona agricola di Maccarese. Lo ha portato a riva. Sul viso del bambino sangue e melma. Ha chiamato i soccorsi e a Fiumicino è atterrata anche l’eliambulanza Pegaso 33, partita dalla base di Viterbo e attrezzata per il recupero di persone in zone particolarmente difficili. Le manovre di rianimazione sono durante molto, ma per il bimbo di 11 anni non c’è stato niente da fare.

Il bambino secondo le ipotesi più probabili potrebbe essere scivolato nel canale sbattendo la testa, ma, riporta il Corriere della Sera, ce ne potrebbero essere altre. Il minore un giorno avrebbe raccontato all’insegnante di sostegno e all’Assistente educatrice culturale che “i genitori si drogavano davanti a lui e doveva subire violenze. Poi si sarebbe lasciato scappare una frase alquanto inquietante, soprattutto col senno del poi: “Non ce la faccio più, ora mi ammazzo”.

FONTE: TISCALI

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