«DA QUALIANO A PIAZZA DANTE, ANCHE IO C’ERO»
La lunga notte bianca. L’esperienza di un testimone

NAPOLI. «Anche io c’ero: parto alle otto da Mugnano per Piscinola, tutto tranquillo. Idem alla linea 1, il treno si riempie subito, ma sembra un normale giorno lavorativo, poi fermata per fermata anche io e i miei 5 amici siamo nella calca, cmq in “soli” 45 minuti arriviamo a Dante e la piazza è già strapiena. Vorrei vedere lo spettacolo, ma l’audio è pessimo, qualcosa capisco, come i contnui vaffa di Grillo contro politici, amministratori delegati, ponti sullo stretto, ecc.
Dopo una mezzoretta di sento non sento, molto deluso perchè avrei voluto gustare appieno la
performance del grande comico ele sue denunce. Ci dirigiamo verso la Galleria Umberto, un fiume in piena di persone riempie la strada, qualcuno spinge, altri danno calci alle bottiglie di vetro, tutti calpestano, cartacce, plastica, avanzi di cibo (molto gettonati i panzarotti e le zeppole), i negozi erano quasi tutti chiusi, alcuni affiggevano manifestini con scritto: “Per la Notte Bianca sconto del 5%”(Alla faccia degli sconti!), anche i venditori abusivi
tolgono la mercanzia dalla strada perchè la gente aumenta a dismisura e c’è il rischio che travolgano tutto. Nota a margine la rete dei cellulari è saltata per tutta la notte.
Ariviamo a piazzetta Augusteo, da Luise prendiamo qualcosa da mangiare: per giungere alla cassa si camminava a
spintoni e con la tecnica del primo che parla, gente poco cordiale a dire poco, qualche ragazzetto un po’ “fumato” e preso dalla cosiddetta “teoria del branco” si lascia andare. Dopo una breve sosta di nuovo nel fiume, entriamo in Galleria, ma lì non c’è più niente e uscendo notiamo piazza del Plebiscito piena tipo due Festivalbar insieme.
Una mia amica propone di andare alla stazione marittima, lì c’è un palco e ci sarà la discoteca per tutta la notte.
Arriviamo facilmente al porto e troviamo il palco d Radio Capital con il mitico Gegè Telesforo a fare da mattatore.Premetto che prima di ieri notte conoscevo l’eclettico musicista barese solo di nome, ma ora vi posso dire che è stato lo spettacolo musicale dal vivo più coinvolgente a cui abbia preso parte, tanto jazz e improvvisazione, musica raggae che ti faceva muovere anche se non lo volevi. Resto ancora un’oretta e balliamo musica hip-hop, grunge, revival tutto molto ricercato come nel buon nome di Radio Capital. Sono le tre bisogna mettere indietro l’orologio di un’ora perchè torna in vigore l’ora solare. A questo punto non resta altro che andare verso piazza del Plebiscito
per il gran finale con Baglioni. Il concerto finale era in programma alle tre, ma senza ora solare, così arriviamo che è già cominciato da una mezzoretta, ma fa nulla Baglioni lo puoi sentire anche solo cinque minuti per restare stregato dalla sua musica e le sue parole. La kermesse si chiude verso le 4, comincia il lento rientro, devo dire la verità non mi spaventa ho già provato la fila per il funerale del papa e quella per la veglia finale della GMG di quest’anno a Colonia, c’è di peggio quindi i dico, ma mi ricredo. Sono costretto per tornare a prendere la metro, perchè come detto ho l’auto a Mugnano. Niente piazza Dante è piena fin dal’ingresso e decido di andare alla fermata del Museo, ma anche lì trovo sulle banchine centinaia di persone stese a terra per la fatica di una notte lunga e intensa. Decido di prendere un pullman e solo dopo le cinque arriva il C64, così a Chiaiano prenderò la metro fino a Piscinola per il cambio. Scelta giusta quando a Chiaiano arriva la metropolitana scoppia per la calca, si svuota e finalmente questa mia prima Notte Bianca si conclude alle 6,30. Un bilancio finale ? Bellissima, intensa e ho cercato di viverla appieno e sono certo di partecipare anche alle prossime edizioni».