La più inaccessibile zona di Napoli, ancora più di Scampia, dove l’oro ha la forma e il colore della droga. Uomini, donne, a volte anche bambini. Interi nuclei familiari coinvolti nello spaccio a prezzi bassi, con una riuscita operazione di marketing fuorilegge – si legge su Il Roma – Una rete-bunker che copriva quasi l’intera area del rione Traiano e in cui le forze dell’ordine hanno enormi difficoltà persino nell’affacciarsi. Ma un’indagine in profondità dei carabinieri, coordinata dalla procura antimafia, ha fatto breccia nel muro eretto con porte blindate e silenzi impenetrabili fino a produrre l’informativa alla base degli arresti eseguiti all’alba di ieri.
In 88 hanno ricevuto la sgradita visita degli uomini dell’Arma, tra i quali esponenti di primo piano di note famiglie del quartiere sotto l’influsso dei clan Puccinelli e Cutolo: Petrone, Ivone, Tranchese,Pisa, Equabile, Legnante, Quaranta.
Le strade in cui erano state creati i punti-vendita sono via Tertulliano, via Orazio Coclite, via Romolo e Remo e via Catone.
BLITZ NELLA NOTTE.I numeri dell’inchiesta sono da brividi: 137 indagati, per 96 dei quali il gip ha applicato la misura cautelare: 79 in carcere e 17 agli arresti domiciliari. Ieri mattina i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale e della compagnia Bagnoli hanno eseguito 88 provvedimenti restrittivi (75 dietro les barre, 15 a casa), quindi solo in otto sono riusciti a sfuggire alla cattura. Per cinque persone la Dda aveva chiesto le manette, ma il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto gli indizi a carico non sufficienti per il carcere e ha detto no, rigettandol ’istanza. Per cui a piede libero sono rimasti in 41.
